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Rinnovabili e bollette: Zanonato propone bond per spalmare oneri

Rinnovabili e bollette: Zanonato propone bond per spalmare oneri(Rinnovabili.it) – Un bond per ridurre gli oneri  delle rinnovabili elettriche in bolletta, la famosa componente A3 delle fatture energetiche che tanto sembra angustiare il Governo. Questa la nuova proposta presentata dal ministro dello Sviluppo Economico Flavio Zanonato e al centro in queste ore delle vive discussioni del settore italiano della green energy.

Nel dettaglio l’annunciata operazione di riordino degli  incentivi dedicati alle rinnovabili elettriche prevedrebbe di stabilizzare il peso dei sussidi alle rinnovabili con l’emissione di un’obbligazione  di 3 miliardi di euro e con un interesse del 4% annuo. In altre parole una bolletta per le famiglie, ma soprattutto per le imprese, più leggera di 3 miliardi.

 

La notizia è stata accolta in maniera differente dalle diverse associazioni di settore che a turno hanno evidenziato pro e contro della proposta. Da un lato assoRinnovabili, favorevole all’operazione di cartolarizzazione degli incentivi alle rinnovabili a patto che non vengano introdotte “sorprese dell’ultimo minuto”.

 

“Ci auguriamo – afferma il Presidente di assoRinnovabili Re Rebaudengo che questo progetto, condiviso dal Ministro, trovi concreta realizzazione nel prossimo “DL Fare 2” annunciato per il mese di settembre e che rappresenti il momento di svolta per tornare a parlare di sviluppo e nuovi investimenti nelle rinnovabili, unica garanzia per una autonoma (dai produttori di petrolio e gas) e sostenibile (senza emissioni nocive e distruzione di risorse) politica energetica del nostro Paese.”

 

Più preoccupato l’ANEV secondo cui quest’operazione, pur avendo un effetto di stabilizzazione a 9 miliardi annui per la Componente A3 (dai 12 tendenziali di cui 7 solo da solare fotovoltaico), comporterebbe come conseguenza un allungamento di ulteriori 7-10 anni di tale onere sulla bolletta, con un risultato complessivo superiore di almeno 40 miliardi di euro per il sistema.

 

“Un operazione che riduca il valore della A3 ma ne allunghi di molto il periodo, rischia di pesare troppo sul sistema elettrico nazionale”, spiega l’associazione proponendo piuttosto di utilizzare il bond per ridurre fin da subito il valore della A3, anche tramite meccanismi di aste competitive, tramite la chiusura anticipata dell’incentivo residuo su base volontaria per gli operatori che ne hanno diritto.

 

Di tutt’altro avviso è ANIE/GIFI che attraverso la voce del suo presidente, Emilio Cremona, esplicita le preoccupazione del comparto di fronte alla possibilità che gli incentivi vengano spalmati in 30 anni invece dei 20 già stabiliti per legge.

 

“Sarebbe molto grave un simile intervento asserisce Cremona Gli incentivi sono impegni presi che non possono essere negoziati. Piuttosto, sarebbe opportuno che il Ministro Zanonato illustrasse il percorso tecnico-finanziario che si intende intraprendere per una riorganizzazione ottimale del debito, tranquillizzando tutto il Sistema”.

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