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Rinnovabili australiane, il governo indebolirà gli obiettivi?

Rinnovabili australiane, il governo indebolirà gli obiettivi?

(Rinnovabili.it) – L’Australia metterà mano al proprio Renewable Energy Target (RET), l’obiettivo introdotto nel 2009 dal Governo Howard per raggiungere la produzione del 20% di elettricità da risorse rinnovabili. Elemento fondamentale per l’orientamento strategico australiano in campo energetico, il RET sarà rivisto al ribasso secondo le ultime dichiarazioni del Ministro dell’Industria, Ian Macfarlane. Nel dettaglio la revisione prenderà in considerazione il contributo del target nella riduzione delle emissioni, il suo impatto sui prezzi dell’elettricità e sui mercati energetici, così come i costi e benefici per il settore delle fonti rinnovabili, il settore manifatturiero e le famiglie australiane.

 

La notizia ha scatenato la rapida reazione dei gruppi verdi del Paese, oggi quanto mai preoccupati che l’indebolimento del RET assieme al piano del Governo per abrogare la carbon tax possa spostare rapidamente gli investimenti dal settore dell’energia pulita a quello delle fonti fossili, aumentando il livello di inquinamento e rendendo difficile raggiungere l’obiettivo climatico. “Senza alcun limite o prezzo alle emissioni in grado di rendere i grandi emettitori responsabili per l’inquinamento che provocano, le politiche settoriali come il RET diventano molto più importanti degli impegni di riduzione delle emissioni del governo”, ha dichiarato John Connor, CEO di think-tank The Climate Institute che ha già calcolato come nel 2015, il target inciderebbe sulle famiglie australiane solo o,91 centesimi di dollari (americani).

Un gruppo di esperti avrà ora il compito di redigere il rapporto di riesame che sarà presentato all’ufficio del primo ministro entro la metà dell’anno.

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