(Rinnovabili.it) – I meccanismi d’asta per le energie rinnovabili stanno rapidamente divenendo lo strumento politico numero uno a livello mondiale per supportare la distribuzione di energia pulita. A riferirlo oggi IRENA, l’agenzia internazionale delle green energy in occasione della pubblicazione Renewable Energy Auctions: a Guide to Design, guida in sei volumi sulle best practies su questo fronte oggi esistenti al mondo. “In un’epoca di rapido declino dei costi e crescente dispiegamento nelle energie rinnovabili, le politiche vengono adattate a mantenere l’efficienza e l’efficacia”, ha commentato, durante la presentazione, il direttore generale di IRENA, Adnan Z. Amin. “In questo contesto, uno dei recenti sviluppi politici più significativi è la crescente popolarità delle aste per l’energia rinnovabile”. Secondo il lavoro svolto dall’Agenzia oggi giorno sono oltre 60 i paesi nel mondo che ricorrono a questo meccanismo per le fonti rinnovabili, rispetto ai sei del 2005.
La guida analizza gli elementi progettuali delle aste, mettendo in luce le realtà migliori e spiegando in che modo stiano attraendo gli investimenti e diminuendo i costi attraverso la concorrenza. In Sudafrica, ad esempio, l’impegno di vari cicli di offerte ha aumentato il numero di richieste di quasi il 50 per cento e una diminuzione del costo del fotovoltaico ed eolico del 39 e del 23 per cento, rispettivamente. Allo stesso modo negli Emirati Arabi Uniti, una vendita all’asta a Dubai quest’anno ha permesso di raggiungere il prezzo più basso in assoluto mai offerto per l’energia elettrica prodotta da un parco solare, senza sostegno finanziario, ovvero meno di 6 centesimi di dollaro per chilowattora. Ha aggiunto Rabia Ferroukhi, vicedirettore politica e Finanze a IRENA e autore principale del rapporto: “Questa guida fornisce un supporto tecnico di alto livello per i responsabili politici, considerando le aste come mezzo per raggiungere i rispettivi obiettivi di sostenibilità. La sua pubblicazione può contribuire a sostenere la crescita delle aste come strumento politico per l’implementazione delle energie rinnovabili”.