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Rinnovabili: nel 2015 record storico degli investimenti globali

L’atteso rapporto di Bloomberg sugli investimenti nelle rinnovabili rivela un boom mai registrato prima d’ora. Ecco tutti i dettagli del successo

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(Rinnovabili.it) – Il 2015 è stato l’anno in cui gli investimenti nelle rinnovabili hanno toccato i livelli più alti di sempre. Lo afferma il nuovo rapporto pubblicato ieri da Bloomberg Energy Finance, intitolato Clean Energy Investment. La nuova capacità che verrà installata grazie agli investimenti fatti durante l’anno è pari a 64 GW di eolico e 57 di fotovoltaico. Quest’ultimo fa registrare un +30% rispetto al 2014. Il flusso di capitali, pari a 328.9 miliardi di dollari, ha preso soprattutto le vie della Cina, dell’India, degli Stati Uniti, dell’Africa e dell’America Latina.

Gli investimenti in dollari nelle rinnovabili, spiega Bloomberg, sono saliti fino a 6 volte i livelli del 2004, nonostante diversi fattori potessero giocare contro. In particolare, il continuo calo dei costi del fotovoltaico permetteva di installare maggiore capacità allo stesso prezzo. Altro motivo è la forza della moneta statunitense, che avrebbe potuto incoraggiare un più alto quantitativo di investimenti altre valute. Vi è poi la depressione europea, luogo in cui invece gli investimenti nelle energie pulite hanno avuto in passato terreno più fertile. Infine, il crollo del prezzo del petrolio, che ha trascinato altri combustibili fossili nella spirale.

 

Tuttavia, l’economia delle rinnovabili è stata più forte di tutti i venti contrari che hanno soffiato lo scorso anno. Michael Liebreich, presidente del comitato consultivo di Bloomberg New Energy Finance, ha dichiarato: «Queste cifre sono una splendida replica a tutti coloro che si aspettavano uno stallo negli investimenti in energia pulita dopo il calo dei prezzi di petrolio e gas. Eolico e solare sono in fase di implementazione in molti Paesi in via di sviluppo, come parte naturale e sostanziale del mix energetico. Possono essere prodotti a buon mercato, riducono l’esposizione di un Paese ai futuri prezzi dei combustibili fossili e, soprattutto, hanno tempi di costruzione molto rapidi. Sarà molto difficile invertire questi trend, anche alla luce dell’accordo sul clima siglato a Parigi lo scorso dicembre».

Nel dettaglio, Bloomberg evidenzia che 199 dei 328.9 miliardi di dollari investiti in rinnovabili nel 2015, hanno finanziato progetti su scala industriale di parchi eolici, solari, impianti a biomasse e waste-to-energy o piccoli sistemi idroelettrici.

 

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I grandi progetti finanziati nel 2015

I maggiori progetti finanziati nel settore del vento comprendono parchi eolici offshore nel Mare del Nord e al largo delle coste della Cina. Tra questi, spiccano la Race Bank Wind Farm da 580MW e l’impianto Galloper  da 336MW, entrambi nelle acque del Regno Unito. I costi stimati sono pari, rispettivamente, a 2,9 e 2,3 miliardi di dollari. Subito dopo vengono la fattoria eolica tedesca Veja Mate, da 402MW e 2,1 miliardi, e due impianti cinesi da 300 MW e 850 milioni.

Il più grande finanziamento di un progetto eolico onshore è stato, invece, messicano. Si tratta di un parco da 1.6GW e 2,2 miliardi.

Per il solare fotovoltaico, lo scettro va al progetto Silver State South, da 294MW e 744 milioni in Nevada, mentre nel solare termico ha dominato il Marocco con il progetto Noor 1, 350MW per circa 1,8 miliardi di dollari.

Il Brasile ha invece dato il via libera al più imponente investimento in impianti a biomasse: il Klabin Ortiguera avrà una potenza di 330MW e costerà 921 milioni.

Nel 2015, 20 miliardi di dollari sono stati investiti nel settore delle tecnologie per l’energia pulita (smart grid e accumulo su vasta scala), con un incremento dell’11% rispetto al 2014. Il trend è in crescita da 9 anni.

 

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La Cina primo investitore mondiale in rinnovabili

È sempre la Cina, e di gran lunga, il primo grande investitore in energia pulita del 2015. Il Dragone aumenta la sua posizione di assoluto dominio con un incremento del 17%, a 110.5 miliardi di dollari scommessi sulle rinnovabili. Il suo governo ha spronato lo sviluppo di eolico e fotovoltaico per soddisfare la domanda di energia elettrica, limitare dipendenza da inquinanti centrali a carbone e mantenere la leadership nel mercato internazionale.

Con 56 miliardi di dollari, la classifica vede gli Stati Uniti al secondo posto tra i grandi investitori. Gli USA fanno registrare un +8% rispetto all’anno precedente.

Nei 28 Stati membri dell’Unione europea, invece, si è registrato un crollo del 18%. Il totale degli investimenti è pari a 58 miliardi di dollari, con il Regno Unito a farla da padrone (23,4 miliardi). La Germania ha investito solo 10,2 miliardi, -42% rispetto al 2014. La Francia è scesa del 53%, con 2,9 miliardi.

È calato il Brasile (-10% per un totale di 7,5 miliardi) ed è cresciuta molto l’India (+23% a 10,9 miliardi), anche se il Paese è molto distante dal target di 100 GW fissati dal governo per il 2020.

Il colosso giapponese cresce del 3%, con un totale investito di 43 miliardi di dollari.

 

Quali Paesi tenere d’occhio nei prossimi anni?

Messico, Cile, Sudafrica e Marocco sono nazioni in cui il boom delle rinnovabili lascia presagire un forte sviluppo nei prossimi anni. Il primo ha visto salire gli investimenti del 114% (4,2 miliardi), il secondo del 157% (3,5 miliardi), il terzo del 329% (4,5 miliardi). Per quanto riguarda il Marocco, ha investito 2 miliardi nel 2015 da quasi zero nel 2014.

Africa e Medio Oriente sono due regioni con grande potenziale per l’energia pulita, secondo Bloomberg: le loro popolazioni sono in crescita, sole e vento abbondano e, in molti Paesi africani, vi è un basso tasso di accesso all’elettricità.