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Ricerca di sistema, il MiSE presenta il Piano triennale

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Al via la consultazione del Piano triennale 2019-2021 della Ricerca di Sistema elettrico nazionale

(Rinnovabili.it) – Quali sono in Italia le priorità, gli obiettivi e le risorse del settore R&S sul fronte elettrico? A fissare tutti questi elementi, ogni tre anni, è il Piano della Ricerca di Sistema (RdS) nazionale, strumento nato tra gli anni 1999 e 2000 con lo scopo di favorire tali attività migliorandone economicità, sicurezza e compatibilità ambientale. L’ultimo documento di programmazione è stato annunciato ieri dal Ministero dello Sviluppo Economico, ponenedo il relativo allegato tecnico in consultazione pubblica per 30 giorni.

Il sottosegretario al MISE, Davide Crippa, ne ha anticipato gli argomenti in occasione al convegno “Diffusione dei Risultati e Prospettive della Ricerca del Sistema Elettrico” organizzato dalla Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali, l’ente che gestisce il fondo per il finanziamento di tali attività. “Per la predisposizione del Piano abbiamo dialogato con chi fa ricerca tutti i giorni. È nostro compito, infatti, capire quali delle iniziative promosse dai diversi Enti possono trovare uno sbocco nel settore industriale” ha spiegato Crippa sottolineando come l’obiettivo sia che ricercatori e imprese facciano squadra nella ricerca di tecnologie abilitanti e di specifico interesse per il settore elettrico, “in una prospettiva di transizione energetica e sviluppo di rinnovabili”.

Ecco perché nei temi di ricerca definiti del nuovo Piano triennale 2019-2021, le tecnologie pulite hanno la meglio.

 

Per la precisione gli argomenti sui quali possono essere presentati i progetti di ricerca, contemplano:

Il fotovoltaico ad alta efficienza e a basso costo. Il documento in consultazione evidenzia la necessità di trovare nuovi materiali e di riuscire a integrare tra di loro le varie tecnologie conosciute.

I sistemi di accumulo e relative interfacce con le reti. In questo caso si va dalle batterie a ioni sodio a quelle di flusso passsando per i supercondensatori e lo stoccaggio virtuale. Non mancano gli accumuli termici (di tipo termochimico e a cambiamento) e gli impianti power to gas.

 

I materiali di frontiera per usi energetici. Nell’ambito di tale tema di ricerca sono ammessi progetti riguardanti lo sviluppo di rivestimenti “intelligenti” con proprietà adattive per la protezione di pale di turbina per l’eolico offshore, membrane metalliche e ceramiche per la separazione selettiva dell’idrogeno, materiali piezo- e termoelettrici.

 

Le tecnologie, tecniche e materiali per l’incremento della prestazione energetica e ambientale degli edifici.

 

Le tecnologie per la penetrazione efficiente del vettore elettrico negli usi finali.

 

I sistemi per produrre energia elettrica dal mare con progetti che spaziano dalla generazione eolica off-shore su piattaforme ancorate e sistemi galleggianti allo sfruttamento del moto ondoso e delle correnti marine

 

Il solare termodinamico, attraverso lo sviluppo di innovativi fluidi termovettori, compatti sistemi di stoccaggio, componentistica avanzata.

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