Sono ben 281 i progetti di reti intelligenti attualmente in atto in Europa. Frenano la crescita, la mancanza di standard e normative comuni e la resistenza dei consumatori
Le organizzazioni dellUE-15 stanno gestendo la maggior parte degli investimenti e stanno anche strettamente collaborando a progetti multinazionali, di cui il 95% è supportato economicamente da fondi comunitari. Il documento riporta che i progetti avviati sono mirati principalmente alle seguenti applicazioni: sistemi di controllo per migliorare l’osservabilità (ad esempio contatori intelligenti per raccogliere e conservare, su richiesta e in tempo reale, i dati per i consumatori) e la controllabilità (ad esempio la frequenza e il controllo del flusso energetico) delle reti; distribuiti architetture ICT per il coordinamento delle risorse energetiche distribuite (ad esempio parchi eolici, impianti fotovoltaici e moduli di cogenerazione) e del bilanciamento della domanda e dell’offerta in modo flessibile, infrastrutture di ricarica per i veicoli elettrici, e l’uso di impianti di stoccaggio come una fonte supplementare di flessibilità per la rete. Inoltre, gli analisti riferiscono che nel 212 i principali ostacoli per i progetti di reti intelligenti risultavano essere la mancanza di interoperabilità e di standard, la normativa e la resistenza dei consumatori a partecipare a prove di sperimentazione.