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I re del petrolio pianificano 10 GW di rinnovabili

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(Rinnovabili.it) – Dal petrolio al fotovoltaico il passo non è breve, ma l’Arabia Saudita sembra decisa a guardare oltre la sua tradizione fossile. Il Paese ha infatti confermato ieri il nuovo obiettivo di 9.5GW di energie rinnovabili come parte del suo programma denominato “2030 Vision”, che dovrebbe proiettare nel mondo dell’energia pulita un’economia basata quasi interamente sulla produzione e commercio di petrolio.

Il piano si estende in diverse direzioni: dalla vendita di asset a riforme dei sussidi per il settore, fino alla creazione di un fondo sovrano da 2 trilioni di dollari. L’Arabia Saudita aveva già annunciato nel 2012 un programma di investimenti nel fotovoltaico da 109 miliardi di dollari, ma finora i risultati non si sono ancora visti. La guerra del petrolio sta ritardando l’impegno del governo, che tenta di conservare le sue rendite di posizione dopo gli attacchi al mercato di Stati Uniti e Iran. L’Arabia Saudita non potrà mantenere a lungo il suo primato come produttore di petrolio, dopo la rimozione delle sanzioni all’Iran e la contemporanea concorrenza dello shale oil americano.

I nuovi obiettivi in tema di rinnovabili potrebbero finalmente dar vita a una industria di settore, incoraggiando in parallelo gli investimenti esteri. Il sistema per attrarre capitali è quello dei partenariati pubblico-privato.

 

I re del petrolio pianificano 10 GW di rinnovabili

 

«Anche se abbiamo un impressionante potenziale naturale per l’energia solare ed eolica, e il nostro consumo di energia aumenterà di tre volte entro il 2030, ci manca ancora un settore delle energie rinnovabili competitivo – è la confessione contenuta nel piano “Vision 2030” – Per costruire il settore, ci siamo posti l’obiettivo iniziale di generare 9.5GW da energie rinnovabili».

Per raggiungerlo, servirà porre le basi per una industria locale, in modo da ricostruire il tessuto economico del Paese, oggi fondato sull’oro nero. Il piano saudita promette anche investimenti per la creazione di un comparto di ricerca e sviluppo, oltre a quello produttivo.

Con il numero di giovani in aumento, l’Arabia Saudita deve trovare il modo di creare posti di lavoro e il fotovoltaico è la strada migliore. Altre sfide che impongono una risposta celere in termini di modello energetico, vengono dalla crescente domanda di energia necessaria alla dissalazione e al condizionamento d’aria, in particolare nei mesi estivi.

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