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Raddoppiare le rinnovabili al 2030 significa salvare 4 mln di vite

Ammoniaca, particolato, composti organici volatili e biossido di zolfo: il miglior modo per ridurne la concentrazione e tutelare la salute è scommettere sulle rinnovabili

Raddoppiare le rinnovabili al 2030 significa salvare 4 mln di vite l’anno

 

(Rinnovabili.it) – Raddoppiare la quota globale di fonti rinnovabili entro il 2030 significherebbe ridurre drasticamente il numero di morti premature legate alle emissioni inquinati dei combustibili fossili. Quanto drasticamente? Secondo IRENA, l’Agenzia internazionale per le energie rinnovabili, potremmo salvare fino a 4 milioni di vite l’anno.

 

“Stiamo già assistendo ad un testa a testa tra le fonti rinnovabili e le fossili. Quando tutti i costi e benefici vengono considerati, le energie rinnovabili diventano un’opzione ancora più attraente. Al fine di comprendere il vero costo dell’energia, e prendere decisioni politiche di conseguenza, è assolutamente necessario incorporare nei costi dell’energia le esternalità”, afferma Dolf Gielen, direttore del Centro di Innovazione e Tecnologia di IRENA.

 

Oggi, grazie a dati forni dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, sappiamo che linquinamento è responsabile a livello globale oltre 3,7 milioni di vittime l’anno e che il dato è in crescita vertiginosa. 

Il costo sociale dei carburanti tradizionali non è più un segreto ma, spiega IRENA, è bene ricordarlo, e soprattutto spiegare come uscire da una situazione a cui non siamo obbligatoriamente costretti. Nel dossier The True Cost of Fossil Fuels: Saving on the Externalities of Air Pollution and Climate Change (presentato oggi ad Abu Dhabi), l’Agenzia mette nero su bianco il “prezzo umano” legato all’inquinamento così come i costi ambientali ed economici. E soprattutto spiega come raddoppiare le energie rinnovabili avrebbe un effetto diretto sulle emissioni nocive, riducendo inquinanti come l’ammoniaca, il particolato, i composti organici volatili e il biossido di zolfo rispettivamente dell’82%, 33%, 27% ​​e 12%.

 

Tagli grandi e piccoli, che si tradurrebbero in un risparmio nelle spese sanitarie di 3200 miliardi di dollari l’anno entro il 2030. “Oggi, per ogni dollaro speso per sovvenzionare le energie rinnovabili – aggiunge Gielen – ne vengono indirizzati quattro ai combustibili fossili. Con i prezzi di petrolio, gas e carbone attualmente ai minimi storici, è ora più facile che mai per i governi per correggere questo problema”.