Il Mediatore europeo Emily O'Reilly apre un'indagine sui criteri di valutazione della sostenibilità riguardanti i 32 progetti di infrastrutture per il gas inclusi dalla Commissione Europea nell'elenco dei progetti energetici prioritari dell'eurozona.
Dopo la denuncia di Food & Water Europe, la Commissione è sotto indagine per i progetti sul gas inclusi nel quarto elenco PCI.
(Rinnovabili.it) – Emiliy O’Reilly, Mediatore europeo, ha annunciato di aver aperto un’indagine sul cosiddetto quarto elenco PCI (progetti di interesse comune) proposto dalla Commissione Europea. Questo, in seguito ad una denuncia da parte di alcuni gruppi ambientalisti inerente all’inclusione di piani che prevedono il rafforzamento delle infrastrutture del gas nell’eurozona.
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La denuncia è stata formalmente presentata da Food & Water Europe, che afferma che l’esecutivo dell’UE non ha valutato adeguatamente la sostenibilità dei 32 progetti energetici prioritari relativi al gas inclusi nel quarto elenco PCI, violando di fatto il diritto dell’Unione. La risposta che la Commissione ha inviato al gruppo, però, sembra aver reso inevitabile l’intervento del Mediatore. “Dalla risposta della Commissione emerge chiaramente che ha iniziato a lavorare per migliorare gli strumenti e le procedure per effettuare una valutazione della sostenibilità dei possibili futuri progetti sul gas”, ha scritto O’Reilly, “tuttavia, proprio questa risposta può essere intesa come un’ammissione sulle carenze delle precedenti valutazioni di sostenibilità sui PCI“, ha sottolineato il Mediatore.
Per tale ragione, il Mediatore ha richiesto alla Commissione di specificare quando è stata realizzata la valutazione e se i progetti sul gas avevano mai soddisfatto i criteri inclusi nel regolamento dedicato ai PCI. Secondo questo regolamento, infatti, un progetto deve soddisfare solo uno dei seguenti criteri per ottenere un posto nell’elenco: integrazione del mercato, sicurezza dell’approvvigionamento, concorrenza e sostenibilità. Come ha sottolineato O’Reilly, però, l’attuale regolamento rischia di “minare la fiducia del pubblico nella capacità dell’UE di stabilire l’elenco PCI in un modo che sia in linea con la politica energetica e gli obiettivi climatici europei“.
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Nel frattempo, i membri del Parlamento europeo hanno appena votato per approvare il quarto elenco PCI in nome della sicurezza energetica, sopprimendo un’obiezione presentata dai Verdi e sostenuta dai gruppi GUE / NGL di sinistra. Dopo la sconfitta della risoluzione ‘verde’, l’europarlamentare Bas Eickhout (tra i promotori dell’obiezione) ha applaudito al coinvolgimento del Mediatore sulla questione, affermando che “il Parlamento non è riuscito a utilizzare i suoi poteri di controllo”. L’esecutivo dell’UE ha tempo fino al 31 marzo per fornire una risposta scritta.