I due Paesi collaboreranno su accumulo e intelligenza artificiale attraverso una fitta cooperazione tra aziende e istituti di ricerca
Nasce l’asse Parigi-Berlino per rafforzare la produzione batterie in Europa
(Rinnovabili.it) – Se si parla di produzione batterie, il pensiero corre subito all’Asia dove Cina, Giappone e Corea del Sud dominano, quasi indisturbate, il mercato mondiale della tecnologia al litio. Ma il senso di rivalsa sull’industria asiatica da parte dell’Europa, fortemente in ritardo nel settore dell’accumulo, inizia prender corpo. E così, dopo il lancio dell’Europea Battery Alliance nel 2017, arrivano gli impegni nazionali. La Germania è stata la prima a farsi avanti con l’annuncio di un pacchetto di finanziamenti dedicati all’industria dell’energy storage nazionale (leggi anche La Germania vuole un posto nel mercato delle batterie al litio).
Oggi Berlino rilancia tendendo la mano a Parigi che prontamente risponde. Le due nazioni hanno deciso infatti di iniziare a collaborare sulla produzione batterie e sull’intelligenza artificiale attraverso una fitta cooperazione tra aziende e istituti di ricerca. “La tecnologia delle batterie è un fattore chiave e sarà essenziale in diversi settori del valore aggiunto industriale”, si legge in una dichiarazione congiunta, adottata martedì sera dal ministro tedesco degli affari economici Peter Altmaier e dal collega francese Bruno Le Maire.
>>Leggi anche Bruxelles lancia l’Alleanza europea delle batterie<<
La promessa è arrivata in occasione della conferenza Friends of Industry, tenutasi questa settimana a Parigi e non è stata neppure l’unico impegno messo sul tavolo a favore dell’energy storage. I ministri di Francia e Germania si sono uniti ai colleghi di Austria, Finlandia, Italia, Spagna e altri sette Stati membri per firmare una dichiarazione d’intenti finalizzata alla’accelerazione della produzione di celle batterie nell’Unione Europea. La dichiarazione stabilisce quattro obiettivi chiave a partire dall’introduzione di una nuova commissione per proporre una strategia industriale “ambiziosa e completa” da raggiungere entro il 2030, che presti particolare attenzione alla riduzione degli oneri normativi per le piccole e medie imprese. I ministri hanno inoltre convenuto che entro l’inizio del prossimo anno siano identificate le catene del valore strategico per il mercato europeo all’interno del Forum IPCEI. L’obiettivo sarebbe quello di dare la priorità alle tecnologie idonee a combattere i cambiamenti climatici, come batterie elettriche, veicoli autonomi, semiconduttori, processi industriali a basso tenore di carbonio e ristrutturazioni di edifici a energia netta zero.