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Prezzi batterie, la tecnologia al litio verso i 100$/kWh

BloombergNEF analizza i trend in corso e prova a disegnare alcune previsioni a breve termine per i dispositivo di accumulo mobile

prezzi batterie

 

I prezzi batterie sono calati dell’87 per cento in 10 anni grazie alla spinta dell’elettromobilità

(Rinnovabili.it) – Buone nuove per i prezzi batterie della mobilità elettrica: la crescita del nuovo segmento dell’automotive, unitamente ad una tecnologia d’accumulo migliorata, ha portato nel 2019 i costi a 156 dollari per kWh. E sebbene la cifra rimanga comunque consistente, va considerato che si tratta di una riduzione di ben 87 punti percentuali in appena di un decennio. Nel 2010, infatti, il settore superava facilmente i 1.000 dollari per kWh. A fare i conti è la società di ricerca BloombergNEF (BNEF) in una nuova analisi pubblicata stamane a Shanghai. Il documento analizza i trend in corso sul fronte prezzi batterie e prova a disegnare alcune previsioni a breve termine.

 

Secondo gli autori, oggi i principali fattori a determinare la riduzione dei costi sono da ricercare nell’aumento delle dimensioni degli ordini, nella crescita delle vendite di veicoli elettrici e nella progressiva diffusione di catodi ad alta densità di energia. Per il futuro a breve termine si stima che la domanda cumulativa di batterie a ioni di litio tocchi i 2 TWh nel 2024, portando i prezzi sotto i 100 dollari al kWh. Il settore considera questo valore come una sorta di punto di svolta, una pietra miliare che permetterà ai mezzi elettrici di iniziare a competere con quelli diesel e a benzina. “Secondo le nostre previsioni, entro il 2030 il mercato delle batterie avrà un valore di 116 miliardi di dollari all’anno e questo non include gli investimenti nella catena di approvvigionamento”, spiega James Frith, senior analyst di BNEF e altre dell’analisi. “Tuttavia, poiché i prezzi delle celle e dei pacchi batteria stanno diminuendo, gli acquirenti otterranno un valore maggiore per i soldi spesi rispetto quanto non facciano oggi”.

 

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Il rapporto punta i riflettori anche sulla situazione europea dove non solo la domanda di veicoli elettrici sta crescendo ma anche le catene di approvvigionamento stanno cambiando, aprendo nuovi centri produttivi (e di riciclo) nella regione. Ciò aiuterà a ridurre alcuni dei costi associati all’importazione di celle dall’estero, alleggerendo il conto (Leggi anche Nasce la piattaforma d’investimento per l’industria UE delle batterie).

Vi è molta meno certezza, spiega BNEF, su come l’industria procederà nel dopo 2024 e più precisamente su come ridurrà i prezzi, da 100 dollari / kWh a 61 dollari / kWh entro il 2030. “Ciò non perché sia impossibile come obiettivo ma piuttosto perché esistono diverse opzioni e percorsi che possono essere intrapresi”.