Grazie ad un nuovo network di condivisione dati sarà più semplice prevenire gli incidenti nelle centrali nucleari, basterà affidarsi a SARNET
La necessità di misure di protezione sempre più solide è stata consolidata anche dai recenti avvenimenti che hanno colpito la centrale di Fukushima, in Giappone, dove il terremoto ha danneggiato i reattori causando la fuoriuscita di materiali pericolosi che hanno contaminato aria e acqua.
In Europa grazie a SARNET (Severe Accident Research Network of Excellence) si sta cercando di conoscere al meglio le criticità degli impianti valutando i possibili incidenti creando un network capace anche di aumentare la consapevolezza dei mezzi a disposizione e le informazioni in nostro possesso, da usare per ipotizzare nuove situazioni di pericolo.
Negli ultimi i sistemi utilizzati per la rilevazione e la previsione degli incidenti provenivano dagli Stati Uniti mentre grazie alle nuove collaborazioni sul fronte dell’Accident Source Term Evaluation Code (ASTEC) SARNET è riuscito a dare all’Europa un ruolo centrale di leader mondiale indipendente all’interno del settore. Questo codice di elaborazione del rischio può ora essere applicato a qualsiasi tipo di centrale nucleare raffreddata ad acqua. Riducendo la frammentazione dei dati a disposizione il progetto SARNET2 che ha fatto seguito a SARNET ha tutte le carte in regole per rappresentare una scelta valida e duratura per il futuro della sicurezza nucleare.