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Portogallo, presto all’asta 100 MW di stoccaggio energetico

Il segretario all’Energia Gambala: “Vogliamo mantenerla completamente aperta, attirare le tecnologie migliori e più innovative"

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João Galamba, segretario di stato all’Energia (credit: Publico)

 

Per far crescere le rinnovabili il Portogallo punta sullo stoccaggio energetico “tecnologicamente neutrale”

(Rinnovabili.it) – Dopo i nuovi piani sul fotovoltaico, il Portogallo rilancia con lo stoccaggio energetico. Secondo quanto riferito da João Galamba, segretario di stato all’Energia, il governo sta preparando un’asta per assegnare fino a 50 -100 MW di progetti d’accumulo, finalizzati al dispaccio delle energie rinnovabili. Nessuna data è ancora stata confermata ma la gara sarà aperta a tutte le tecnologie di energy storage. In un’esclusiva a PV Tech, il ministro ha rivelato che l’approccio per la nuova asta potrebbe premiare anche in questo caso la neutralità tecnologica. “Vogliamo mantenerla completamente aperta, attirare le tecnologie migliori e più innovative”, ha detto Galamba, che da ottobre 2018 sostituisce il predecessore Jorge Seguro Sanchez. “Potrebbero essere batterie ma anche qualsiasi altra cosa, purché sia ​​legata alle rinnovabili e dispacciabile – lasceremo che il mercato decida qual è la soluzione migliore”.

 

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L’annuncio segue la presentazione del Piano Clima energia 2030 del Portogallo e quello sugli investimenti nazionali  in cui Lisbona ha riservato spazi ad hoc allo stoccaggio energetico.

L’urgenza di inserire un programma per l’accumulo nello sviluppo energetico nazionale è legato a doppio filo ai nuovi obiettivi rinnovabili. Il Paese punta a far crescere rapidamente la quota energetica verde ma si trova già oggi di fronte a una situazione sfidante: un surplus di produzione elettrica rinnovabile difficile da gestire a causa dell’isolamento infrastrutturale. Attualmente la penisola iberica, con una capacità di interconnessione di appena 6 GW, è impossibilitata a partecipare pienamente al mercato elettrico comunitario. Ma i nuovi progetti di infrastrutturali con la Francia potrebbero ribaltare la situazione, trasformando il Portogallo in un esportatore di energia pulita

 

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Il governo intende installare entro il 2021 almeno un GW di nuovo fotovoltaico sul territorio, quasi tre volte l’attuale capacità, puntando a superare gli 8-9 GW entro il 2030. Galamba ha dichiarato a PV Tech che le aste solari a metà del 2019 e all’inizio del 2020 offriranno rispettivamente 1,35 GW e 700 MW. Questo rappresenta la capacità che il Portogallo può ospitare in base alle stime che l’operatore di rete ha pubblicato nel piano investimenti. Lo stoccaggio energetico servirà dunque ad ampliare la quota verde da immettere in rete, migliorando la gestione e garantendo flessibilità alla rete.