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Polonia: fedele al carbone ma aprendo le porte al nucleare

Morawiecki: "Il nostro compito è garantire alla Paese l'indipendenza energetica a basse emissioni di carbonio e questo è il motivo per cui guardiamo favorevolmente all'energia nucleare"

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La Polonia curerà la dipendenza dal carbone con il nucleare?

(Rinnovabili.it) – Mateusz Morawiecki, il nuovo premier polacco designato tre giorni fa a Varsavia, ha una visione energetica chiara: vuole garantire al Paese l’indipendenza. Nel suo primo discorso politico in veste da primo ministro, Morawiecki ha toccato la questione velocemente ma ha rivelato quanto basta per capire quale sarà la nuova strategia elettrica della Polonia. L’ex banchiere e consulente economico dell’attuale presidente del Consiglio europeo Donald Tusk, ha rassicurato l’industria: la nazione per ora continuerà a fare affidamento sul carbone. Per il futuro però saranno prese in considerazione altre opzioni, ossia energia nucleare e fonti rinnovabili.

 

“Oggi il carbone è la base della nostra industria energetica e non possiamo e non vogliamo rinunciarvi”, ha dichiarato Morawiecki. “Per le nostre generazioni future, mi piacerebbe che anche le energie alternative si sviluppassero liberamente in Polonia. Il nostro compito è garantire alla Paese l’indipendenza energetica a basse emissioni di carbonio e questo è il motivo per cui guardiamo favorevolmente all’energia nucleare”.

 

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Attualmente quasi il 95% dell’elettricità polacca è prodotta dalla combustione del carbone, di cui la Polonia ha le maggiori riserve all’interno dell’Unione Europea. Ma l’idea di aggiungere un po’ di nucleare al mix energetico non è nuova. Negli anni ’80 il Paese aveva quattro reattori sovietici VVER-440 in costruzione. Il progetto fu cancellato nel 1990 a seguito di un referendum popolare: l’opinione pubblica, ancora scossa dal recente il disastro di Chernobyl, bocciò sonoramente l’energia dell’atomo.

 

L’opzione nucleare fa nuovamente capolino nei piani energetici polacchi nel 2006, ottenendo l’approvazione per una prima centrale nel documento di strategia nazionale 2005-2025. Il progetto definitivo è stato annunciato nel 2009, ma una serie di ritardi, anche economici, ne ha bloccato completamente lo sviluppo. Il ministro dell’Energia Krzysztof Tchorzewski sostiene con forza la costruzione dei nuovi reattori, ma ha bisogno dell’approvazione del Governo per accelerare i lavori. Un’approvazione che potrebbe ora arrivare da Morawiecki.

 

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