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Biden sta per dire sì alle trivelle nell’Artico

Il progetto Willow di ConocoPhillips, in Alaska, dovrebbe estrarre 180mila barili di greggio al giorno per 30 anni. Si trova nella più vasta area di territorio federale ancora intatto del paese. Se sfruttato completamente, il giacimento genererà gas serra pari a quelli prodotti da 185 milioni di auto per un anno

Trivelle nell’Artico: verso il sì al controverso progetto Willow
Foto di Robson Machado da Pixabay

Il giacimento si trova nella National Petroleum Reserve in Alaska

(Rinnovabili.it) – Nonostante le promesse ripetute in campagna elettorale contro le trivelle nell’Artico, il presidente Usa Joe Biden starebbe per dare l’ok a un mega progetto di estrazione di petrolio in Alaska. In un luogo particolarmente sensibile da punto di vista ambientale: la National Petroleum Reserve, che a dispetto del nome è la più vasta area di territorio pubblico ancora intatta presente negli Stati Uniti.

Biden pronto al voltafaccia sulle trivelle nell’Artico

La mossa di Biden andrebbe contro tutto ciò che il democratico aveva promesso di fare mentre sfidava l’allora presidente in carica Donald Trump, nel 2020. Le parole d’ordine: stop immediato a ogni sfruttamento di petrolio e gas sui terreni gestiti dallo Stato federale e marcia indietro sulla deregulation voluta da Trump per favorire le trivelle in Artico.

Dei due punti, finora, è arrivato solo il secondo. Il 12 marzo, la Casa Bianca ha annunciato che 12mila km2 di terreno artico in Alaska affacciato sul mare di Beaufort diventeranno “indefinitivamente offlimits” per qualsiasi progetto di estrazione di idrocarburi. È la fine delle trivelle offshore nell’Artico statunitense. In più, Biden ha anche annunciato maggior protezione per 130mila km2 “ecologicamente sensibili” proprio all’interno della National Petroleum Reserve.

Ma restano ancora in ballo i quadranti su cui, dal 2017, ha messo gli occhi la ConocoPhillips con il progetto Willow. Che Biden, almeno in parte, potrebbe infine approvare. Secondo i piani iniziali della major petrolifera, il progetto avrebbe dovuto produrre circa 600 milioni di barili equivalenti per l’intera durata di vita del giacimento, a un ritmo di 180mila barili al giorno.

Quanto inquina il progetto Willow?

“Proteggere un’area dell’Artico per poterne distruggere un’altra non ha senso e non aiuterà le persone e la fauna selvatica che saranno sconvolte dal progetto Willow”, attacca Kristen Monsell del Center for Biological Diversity. Secondo i dati del Bureau of Land Management degli Stati Uniti, nei suoi 30 anni di attività il progetto dovrebbe generare circa 278 milioni di tonnellate di CO2 equivalente (Mt CO2eq).

Per avere un termine di paragone, un’auto nuova in Italia emette in media 127,8 g CO2/km e la media dei km percorsi in un anno è 12.100. Quindi l’ok al progetto Willow è l’equivalente di mettere 185 milioni di nuove auto su strada per un anno, o 6 milioni di nuove auto ogni anno per tutti i 30 anni di attività del progetto.