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Quanto pesa sul clima lo switch al carbone della Germania?

Un report ICIS stima l’impatto sulle emissioni del comparto energetico del passaggio a carbone e lignite della Germania per compensare il minor flusso di gas dalla Russia

G7 Clima e Energia: salta la data per il phase out del carbone
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Con lo switch al carbone tedesco, le emissioni energetiche dell’intera UE saliranno del 4-5%

(Rinnovabili.it) – Lo switch al carbone della Germania farà lievitare le emissioni energetiche dell’UE del 4-5% nel 2023 e 2024. E quelle del comparto tedesco del 20%. Sono le stime avanzate in un report dell’ICIS sull’impatto dello stop alle forniture di gas russo verso Berlino, fino alla scorsa settimana il primo cliente del Cremlino in Europa.

Dall’inizio di questa settimana, Mosca ha praticamente ridotto di 2/3 i flussi verso la Germania e limitato quello verso altri paesi europei, Italia inclusa. La situazione vista da Berlino è molto grave e ha costretto il governo ad anticipare i piani di emergenza. Invece di attivare i 10 GW di carbone, lignite e petrolio che compongono la riserva di approvvigionamento solo a ottobre, come da programma in caso di stop al gas russo in vista dell’inverno, queste centrali dovrebbero iniziare a generare elettricità quanto prima.

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Tre gli scenari ipotizzati da ICIS. In quello di base, il phase out del carbone tedesco procede come concordato l’anno scorso, e le altre parti della riserva di approvvigionamento rimangono offline. Li altri prevedono uno switch al carbone. Nel secondo scenario quest’ultime vanno tutte online: c’è quindi una capacità aggiuntiva di carbone (7-8GW), lignite (2GW) e petrolio (1GW) per 2023 e 2024. Terzo scenario, riserva di approvvigionamento online con price cap per il gas (a 150 €/MWh).

Attivando la riserva, l’anno prossimo in Germania si produrranno 43TWh in più di carbone e lignite rispetto allo scenario di base e 30TWh nel 2024. “Con il carbone e la lignite ad alta intensità di carbonio in funzione, le emissioni di carbonio del settore energetico tedesco aumenterebbero di ben il 20% nel 2023 e del 17% nel 2024 nello scenario della riserva di approvvigionamento. A livello europeo, la riserva aumenterebbe le emissioni di circa il 4% in entrambi gli anni, salendo al 5% con un’ulteriore penalizzazione del gas”, stima l’ICIS.