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Riforma del mercato elettrico UE, il PE chiede contratti speciali e flessibilità

La riforma del mercato comunitario dell'elettricità è stata sostenuta ieri da 55 eurodeputati della commissione per l'Industria, la Ricerca e l'Energia

Riforma del mercato elettrico
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Il voto di Strasburgo sulla Riforma del Mercato elettrico UE

(RInnovabili.it) – Maggiore tutela contro il caro bollette. Ma anche più spazio ai contratti speciali con i produttori di rinnovabili e agli accordi di acquisto a lungo termine. Aumentando l’attenzione nei confronti delle famiglie vulnerabili. Questo quanto chiedono oggi i deputati della Commissione Industria dell’Europarlamento rispetto la nuova riforma del mercato elettrico europeo.

La proposta era stata presentata dall’Esecutivo UE a marzo di quest’anno con l’obiettivo di ridurre la volatilità dei prezzi e creare condizioni favorevoli per gli investitori in energia a basse emissioni di carbonio. La riforma comprende in realtà due proposte legislative: una sull’assetto del mercato dell’energia elettrica (EMD) e l’altra sulla protezione contro la manipolazione del mercato dell’energia all’ingrosso (REMIT). 

Dalla parte dei consumatori

 Nei loro emendamenti al disegno di legge sull’EMD, i deputati europei hanno proposto di rafforzare ulteriormente la protezione dei consumatori attraverso contratti a prezzo fisso, contratti a prezzo dinamico, nonché maggiori informazioni chiave sulle opzioni sottoscritte nei contratti, vietando ai fornitori di modificarne unilateralmente i termini. L’obiettivo è garantire che famiglie, così come le piccole imprese, possano beneficiare di prezzi a lungo termine, accessibili e stabili e mitigare l’impatto di improvvisi shock.

Gli europarlamentari sostengono inoltre che i paesi dell’UE debbano vietare ai fornitori di interrompere l’elettricità ai clienti vulnerabili anche durante le controversie con i clienti, impedendo sistemi di pagamento anticipato.

 “Con questo accordo, il Parlamento pone i cittadini al centro del disegno del mercato elettrico, vietando alle imprese di tagliare l’energia elettrica ai consumatori vulnerabili e a rischio, promuovendo il diritto alla condivisione dell’energia, riducendo i picchi di prezzo e promuovendo prezzi accessibili per cittadini e imprese”, ha dichiarato l’eurodeputato capogruppo Nicolás González Casares (S&D, ES). 

Una maggiore flessibilità

Per la riforma del mercato elettrico UE la Commissione industria sostiene un uso più ampio dei cosiddetti “contratti per differenza” (CfD) e suggerisce di lasciare la porta aperta a regimi di sostegno equivalenti. Nel contempo ha evidenziato l’importanza degli accordi di acquisto di energia (PPA) e della “flessibilità non fossile” (la capacità della rete elettrica di adattarsi ai cambiamenti della domanda e dell’offerta senza fare affidamento sui combustibili fossili) e della flessibilità dal lato della domanda, ad esempio attraverso l’uso di sistemi di batterie domestiche.

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