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Piano Repower EU, l’Europa prepara una rivoluzione per tetti fotovoltaici e permitting

Nella bozza del piano una nuova strategia solare che potenzia il solar rooftop per edilizia pubblica e privata. Spunta l’obbligo di almeno 1 CER per ogni paese con più di 10mila abitanti. Sul fronte delle autorizzazioni, un sistema binario con aree a tempistiche agevolate (max 1 anno)

Piano Repower EU: le anticipazioni su tetti fotovoltaici e permitting rapido
Foto di Roy Buri da Pixabay

Il 18 maggio la Commissione presenterà il piano Repower EU

(Rinnovabili.it) – Una strategia solare per moltiplicare i tetti fotovoltaici e sostenere la filiera europea. Obiettivi 2030 più alti per le rinnovabili. E sforbiciata ai tempi del permitting. Sono i punti cardine del piano Repower EU per svincolarsi rapidamente dalla dipendenza energetica dalla Russia tagliando l’import di gas di due terzi. La Commissione europea dovrebbe presentare il piano il 18 maggio.

La strategia solare nel piano Repower EU

“L’elettricità e il calore solari sono la chiave per eliminare gradualmente la dipendenza dell’UE dal gas naturale russo”, si legge nella bozza del piano Repower EU vista in anteprima dall’agenzia Reuters. La strategia europea si articola su diversi punti tra cui spicca una European Solar Rooftops Initiative. Di cosa si tratta?

L’esecutivo UE vuole combinare l’installazione di pannelli fotovoltaici con la ristrutturazione dei tetti. I tetti solari potrebbero diventare obbligatori per tutti i nuovi edifici (ma su questo punto la bozza è ancora incerta) mentre si propone di tagliare ad appena 3 mesi il tempo massimo necessario per l’ok all’installazione dei pannelli sugli edifici. In più, tutta l’edilizia pubblica che ha caratteristiche adeguate dovrà essere fornita di solar rooftop entro il 2025. E per la stessa data tutte le città europee con più di 10mila abitanti dovranno avere almeno una comunità energetica rinnovabile all’attivo.

L’effetto combinato di queste misure dovrebbe aggiungere, già nei primi 12 mesi, circa 17 TWh (il 17% in più rispetto alla curva attuale). Per il 2025, invece, la generazione aggiuntiva di energia elettrica dovrebbe salire a 42 TWh. Contestualmente, lo sforzo sarà accompagnato da una piattaforma di coordinamento per l’industria europea, la European Solar Industry Alliance, con l’obiettivo di rafforzare la filiera domestica.

Nuovi target e il nodo dei permessi

L’intenzione di rivedere al rialzo gli obiettivi per le rinnovabili al 2030, come anticipato nelle scorse settimane, resta. Quello che non è ancora deciso è di quanto aumentare i target. Per ora, infatti, la bozza non dà numeri.

Ormai consolidata è invece la parte relativa al permitting. L’idea di base del piano Repower EU è di chiedere agli stati di individuare entro 1 anno delle zone adatte per l’installazione di nuova capacità rinnovabile (go-to areas). Al loro interno, i nuovi progetti dovranno avere tempi di autorizzazioni di massimo 1 anno mentre per il repowering di impianti con capacità inferiore ai 150 kW si scende a 6 mesi. Fuori dalle go-to areas, i tempi del permitting dovranno al massimo raddoppiare (rispettivamente a 2 anni e 1 anno). Tutte le procedure dovranno essere facilitate da un punto di contatto nazionale designato dallo stato per tenere i contatti con le aziende.