Il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres propone un piano in cinque punti per far ripartire la transizione energetica, che ha definito il "progetto di pace del 21° secolo"
Come accelerare le rinnovabili nel mondo
(Rinnovabili.it) – L’ultimo rapporto dell’Organizzazione meteorologica mondiale (OMM) parla chiaro: il clima terrestre sta cambiando davanti ai nostri occhi. Ed è solo questione di tempo prima di assistere all’ennesimo record di temperatura annuale. Sono dati preoccupanti ma poco sorprendenti quelli emersi dallo State of Climate 2021 dell’OMM, che lo stesso Segretario generale delle Nazioni Unite non esita a definire “la triste litania dell’incapacità umana d’affrontare il cambiamento climatico”.
È troppo tardi per evitare il peggio? No, ma le sfide diventeranno più difficili ogni secondo passato senza un’azione mondiale decisa per limitare i gas serra. “Dobbiamo porre fine all’inquinamento da combustibili fossili e accelerare le rinnovabili prima di incenerire la nostra unica casa. Trasformare i sistemi energetici è una azione a porta di mano”, ha sottolineato in un videomessaggio il capo delle Nazioni Unite António Guterres.
Guterres ha ricordato come l’eolico e il solare siano tecnologie già disponibili e, nella maggior parte dei casi, più economiche del carbone e di altri combustibili fossili. E ha colto l’occasione per proporre 5 azioni critiche per far ripartire il “progetto di pace del 21° secolo”, ossia la transizione energetica.
1. Trattare le tecnologie delle energie rinnovabili come beni pubblici globali essenziali
Ciò significa rimuovere gli ostacoli alla condivisione delle conoscenze e al trasferimento tecnologico, compresi i vincoli di proprietà intellettuale.
Guterres ha chiesto una nuova coalizione globale sull’accumulo a batterie guidata dai governi, che riunisca aziende tecnologiche, produttori e finanziatori per accelerare l’innovazione e la distribuzione.
2. Assicurare, aumentare e diversificare la fornitura di componenti e materie prime per le tecnologie rinnovabili
Le catene di approvvigionamento e i materiali clou della transizione energetica sono concentrati in una manciata di paesi. Per il Segretario generale dell’ONU è necessario un maggiore coordinamento internazionale per superare questo ostacolo. Inoltre, sono necessari maggiori investimenti per garantire una transizione giusta. Risorse che sostengano la formazione dei lavoratori, la ricerca e l’innovazione, e incentivi per costruire catene di approvvigionamento sostenibili.
3. Livellare il campo di gioco per le tecnologie di energia rinnovabile
I contributi determinati a livello nazionale (i piani d’azione per il clima redatti dai paesi) devono fissare obiettivi di energia rinnovabile allineati a target dell’1,5°C nel contenimento del global warming. E la quota di fer nella produzione globale di elettricità deve aumentare dall’attuale 29% al 60% entro il 2030. Ecco perché Guterres chiede ai governi di accelerare e semplificare le approvazioni di progetti solari ed eolici, modernizzare le reti e fissare ambiziosi obiettivi di energia rinnovabile che forniscano certezza a investitori, sviluppatori, consumatori e produttori.
4. Spostare i sussidi energetici dai combustibili fossili alle energie rinnovabili
Ogni anno, i governi di tutto il mondo versano circa 500 milioni di dollari per abbassare artificialmente il prezzo dei combustibili fossili; più del triplo dei sussidi concessi alle energie rinnovabili.
“Mentre le persone pagano lo scotto del caro benzina, l’industria del petrolio e del gas sta raccogliendo miliardi da un mercato distorto. Questo scandalo deve finire”, sottolinea Guterres.
5. Accelerare le rinnovabili triplicando gli investimenti privati e pubblici
Il capo delle Nazioni Unite chiede un adeguamento ai quadri di rischio e una maggiore flessibilità per aumentare la finanza rinnovabile. “È ora di dare il via alla transizione verso l’energia rinnovabile prima che sia troppo tardi”.