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Milleproroghe 2024, i rinvii per energia ed ambiente

Nel decreto approvato in CdM si interviene su imprese energivore nelle isole, siti contaminati e riutilizzo irrigui

Milleproroghe 2024
Foto di Towfiqu barbhuiya su Unsplash

(Rinnovabili.it) – Come da tradizione ad una manciata di giorni dal nuovo anno, il Governo ha sfornato il consueto provvedimento salva scadenze. Parliamo del Milleproroghe 2024, il cui testo è stato approvato in Consiglio dei Ministro lo scorso 29 dicembre 2023. L’atto contiene una serie di disposizioni urgenti in materia di termini normativi, alcuni dei quali fanno capo ad ambiti energetici ed ambientali. Molto pochi in realtà, soprattutto considerando che le novità più attese sul fronte energia hanno trovato altro strade. Per la precisione il decreto “Salva Spese” per il Superbonus, già pubblicato in Gazzetta, e la miniproroga al Mercato Tutelato dell’elettricità, la cui fine è stata posticipata al primo luglio 2024 dall’ARERA.

Il Milleproroghe 2024

Entrando nel dettaglio il decreto Milleproroghe 2024, prevede l’estensione del Fondo a sostegno le imprese a forte consumo di energia elettrica localizzate nelle regioni insulari. Lo strumento, istituito dal DL 30 marzo 2023, n. 34, prevedeva una dotazione di due milioni di euro per l’anno 2023, per quelle aziende energivore per le quali era stato istituito un tavolo di crisi nazionale presso il Ministero delle imprese del made in Italy. Oggi la misura si rinnova per tutto il 2024 con altri due milioni di euro. Alla copertura degli oneri il governo provvederà mediante versamento all’entrata del bilancio dello Stato delle risorse stanziate per l’anno 2023 e successiva riassegnazione nello stato di previsione del MIMIT.

Il nuovo decreto salva scadenze porta al 30 giugno 2024 la fine per lo svolgimento delle attività volte ad assicurare il completamento degli interventi di messa in sicurezza e bonifica del Sito di Interesse nazionale di “Cogoleto Stoppani”. In quest’area lo stabilimento chimico Stoppani – chiuso quasi vent’anni fa dopo decenni di contaminazione ambientale- ha lasciato amianto, nichel e cromo in terreni, falde, coste e acque che aspettano ancora urgenti interventi di decontaminazione.

Il Milleproroghe 2024 ha esteso al 1° gennaio 2025 il termine per l’adozione dei decreti ministeriali per realizzare la ricognizione e la riperimetrazione dei siti contaminati attualmente classificati di interesse nazionale ai fini della bonifica. Inoltre ha prorogato al 30 giugno 2024 il termine entro il quale, al fine di fronteggiare la crisi idrica, le regioni e le province autonome territorialmente competenti autorizzano il riutilizzo a scopi irrigui in agricoltura delle acque reflue depurate prodotte dagli impianti di depurazione, ai sensi del regolamento (UE) 2020/741 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 maggio 2020.

Leggi il testo del Decreto Milleproroghe