Dalla rateizzazione delle bollette al rafforzamento dei bonus sociali. Ecco le modifiche proposte dal Governo
Le misure di contrasto al caro-bollette 2022
(Rinnovabili.it) – Si avvicina la fine dell’anno e come di consueto parte la corsa governativa per approvare la Legge di Bilancio prima di Natale. L’esecutivo ha presentato l’atteso (e ormai tradizionale) maxiemendamento alla manovra, che dovrebbe essere approvato a breve in commissione al Senato.
Diverse le novità aggiunte al testo ma ben poche sembrerebbero riguardare le questioni energetiche. E mentre super- ed ecobonus risultano fuori dall’operazione di modifica, uno spazio è stato tuttavia riservato alle bollette di luce e gas. Su questo fronte, il testo del disegno di legge inseriva all’articolo 158 uno stanziamento di 2 miliardi di euro al fine di contenere gli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico e del gas naturale nel primo trimestre 2022.
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Cosa prevede il maxiemendamento alla legge di bilancio 2022
Il maxiemendamento del governo introduce qualche novità rivedendo anche gli stanziamenti. A cominciare dalla possibilità di rateizzare i pagamenti delle bollette. Quanti saranno in ritardo sul saldo dei primi quattro mesi del 2022 potranno pagare a rate l’importo per un periodo fino a 10 mesi. Senza ricorrere all’applicazione di interessi da parte dei fornitori. Per quest’ultimi, infatti, sono previsti anticipi nel limite complessivo di 1 miliardo di euro, con cui compensare l’operazione. All’Autorità per l’energia ARERA il compito di definire le regole tecniche di restituzione, guidando la Cassa per i servizi energetici al recupero delle somme elargite alle imprese.
Non solo. Lo stanziamento per il contenimento degli oneri di sistema in fattura, passa a 1,8 miliardi di euro nel solo comparto elettrico e a 480 milioni di euro per quelli del gas. Altri 912 milioni saranno indirizzati invece nel rafforzamento dei bonus sociali. Destinatari della misura di sostegno sono le famiglie con un ISEE inferiore a 8.265 euro annui; nuclei familiari con ISEE di 20.000 euro annui e almeno quattro figli; percettori di reddito e pensione di cittadinanza; utenti in condizione precarie di salute che utilizzano apparecchi elettrici di tipo medico.