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Macron annuncia la rinascita del nucleare francese

Il presidente francese ha delineato i piani per il futuro mix elettrico della nazione rilanciando la carta atomica. In arrivo 6 nuovi reattori reattori EPR2, estesa la vita di quelli attuali e in fase di studio altri otto.

nucleare francese

Il revival dell’atomo sarà accompagnato da 100 GW fotovoltaici e 40 GW eolici

(Rinnovabili.it) – “È arrivato il momento della rinascita del nucleare francese“. Con queste parole il presidente Emmanuel Macron ha presentato ieri la nuova strategia energetica nazionale che accompagnerà il paese fino al 2050. Un piano che per molti versi non sorprende, viste le pressioni che la Francia ha esercitato per ottenere l’inserimento dell’energia atomica nella tassonomia verde europea. Tuttavia Macron ha anche annunciato un inaspettato dietrofront rispetto alla promessa di mandare in pensione gli impianti più vecchi.

Attesi 25 GW di nuova capacità per il nucleare francese

Con il doppio obiettivo di assicurare alla nazione la neutralità del carbonio al 2050 e l’indipendenza energetica, la strategia energetica si muoverà su tre diversi assi. I primi due riguardano direttamente il nucleare francese. Il Capo di Stato ha promesso di allungare, dove possibile, la vita dei reattori più vecchi oltre i 50 anni. Cancellando di fatto l’impegno a chiudere una dozzina dei 56 reattori EDF entro il 2035.

E ovviamente di costruirne di nuovi per aggiungere almeno “25  GW di nuova capacità entro il 2050”. Il programma prevede già sei EPR2 da mettere in funzione nei prossimi anni, con un investimento di circa 50 miliardi di euro (ma il costo finale dipenderà molto anche dalla tassonomia verde). Assieme allo studio di altre otto unità. “Oggi la Francia sta facendo una scelta. Quella del progresso, del clima, dell’occupazione, del potere d’acquisto. Quella della sua indipendenza”, ha commentato il presidente.

Per EDF, la maggiore azienda produttrice e distributrice di energia in Francia, si profila una grande sfida. La società ha accolto con entusiasmo il piano energetico 2050 annunciando nuove assunzioni. Ma allo stato attuale sta passando un momento difficile tra debiti e problemi tecnici. Senza contare i ritardi e gli sforamenti di budget per le nuove centrali in Francia e Gran Bretagna. Compreso il suo primo EPR francese, quello di Flamanville.

Nuove rinnovabili in attesa dei reattori

 La terza linea d’azione nazionale riguarderà invece le energie rinnovabili. Accanto al nucleare francese, Macron prospetta un nuovo programma per moltiplicare la capacità di produzione eolica e solare. Nel dettaglio il paese dovrebbe puntare a 100 nuovi GW di fotovoltaico entro la metà del secolo. Accompagnati da 40 GW di eolico offshore. “Dobbiamo sviluppare massicciamente le energie rinnovabili”, ha detto Macron, “semplicemente perché è l’unico modo per soddisfare il nostro fabbisogno elettrico immediato dal momento che ci vogliono 15 anni per costruire un reattore nucleare”.