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USA: gli incentivi pubblici per l’efficienza energetica lasciano indietro i più poveri

Una ricerca della UCLA ha messo in luce come negli USA gli incentivi per le rinnovabili e per l'efficienza energetica siano meno accessibili alle comunità svantaggiate, nonostante consumino la metà dell’energia.

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Credits: Russ Allison LoarOwn work, CC BY-SA 4.0, Link

Gli incentivi pubblici “verdi” giovano in modo sproporzionato alle persone più ricche

(Rinnovabili.it) – Negli USA, gli incentivi pubblici per l’efficienza energetica e la riduzione delle emissioni avvantaggiano i più ricchi. Ad affermarlo è una ricerca del California Center for Sustainable Communities dell’UCLA. Pubblicata su Elementa: Science of the Anthropocene, l’analisi mette in luce come le politiche statunitensi premino coloro che consumano più energia attraverso incentivi e benefici a cui le comunità più svantaggiate non riescono ad accedere

Attraverso lo studio dei dati storici sul consumo energetico e sull’adozione delle rinnovabili nella contea di Los Angeles, i ricercatori hanno scoperto che, tra i residenti ad alto reddito, l’uso pro capite di elettricità e gas naturale è in alcuni casi addirittura 100 volte superiore rispetto a quello delle comunità svantaggiate. Non solo: la disparità tra ricchi e poveri in tema di energia sta aumentando.

Nonostante le comunità a basso reddito consumino la metà dell’energia di quelle più ricche, però, “il sistema energetico attuale comporta un onere di costo maggiore per coloro che possono permetterselo di meno”, sottolinea Stephanie Pincetl, coautrice della ricerca. “Quando guardiamo alla distribuzione del consumo di energia pro capite nella Contea di Los Angeles, vediamo che le persone nella fascia bassa spesso non usano abbastanza energia per soddisfare i loro bisogni di base.

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Al contrario i residenti più ricchi usano “l’energia in quantità che vanno ben oltre ciò che è necessario”, pur essendo gli stessi soggetti che accedono a tecnologie ad alta efficienza energetica. La ragione di questa situazione paradossale è da ricercare nei programmi di incentivi pubblici per l’efficienza energetica, intesi a ridurre le emissioni di gas serra e a promuovere l’energia rinnovabile.

“I requisiti di ammissibilità attuali”, sottolinea  Robert Cudd, coautore della ricerca, “sono semplicistici e riflettono vecchie nozioni di equità”. Infatti, a Los Angeles molti di questi incentivi richiedono pagamenti anticipati o una casa di proprietà. Per questi motivi, gli incentivi pubblici per l’efficienza energetica – come sconti per veicoli ad alta efficienza, per impianti solari e per la riqualificazione degli edifici – vengono sfruttati soprattutto da chi è benestante.

Attualmente, continua Cudd, “i programmi di incentivazione progettati per essere ugualmente accessibili a tutti i consumatori […] non fanno quasi nulla per incoraggiare l’adozione delle energie rinnovabili nelle comunità svantaggiate”. Secondo il ricercatore, se non verranno attuate nuove politiche “l’efficienza energetica continuerà a inseguire l’aumento della domanda […] e le comunità svantaggiate ne saranno escluse […], sebbene utilizzino la minore quantità di energia”.

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