Gli Stati membri hanno tempo fino al 15 marzo 2022 per manifestare interesse a partecipare al nuovo meccanismo di finanziamento UE per le green energy
Bruxelles raccoglie l’interesse per la prima asta europea dedicata agli impianti di energia rinnovabile
(Rinnovabili.it) – Per far avanzare la transizione ecologica, l’Unione europea ha scommesso su un approccio collaborativo, nella speranza di poter realizzare un mercato dell’energia unico, efficiente e decarbonizzato. Una compartecipazione che si è tradotta negli ultimi anni anche in meccanismi di cooperazione ad hoc, in grado di sfruttare le peculiarità dei singoli Stati membri a beneficio dell’intera comunità. Misure come i progetti comuni, i regimi di sostegno condivisi e il trasferimento statistico di rinnovabili. Oggi si aggiunge alla lista un nuovo strumento, voluto dalla direttiva comunitaria sulla Governance del 2018. Parliamo del meccanismo di finanziamento dell’energia rinnovabile dell’Unione, adottato ufficialmente con il regolamento 2020/1294. “L’obiettivo principale è consentire ai paesi UE di collaborare più strettamente all’adozione e alla promozione delle rinnovabili”, scrive Bruxelles. “In tal modo, gli Stati possono raggiungere più facilmente gli obiettivi energetici sia individuali che collettivi”.
Come funziona?
Il meccanismo collega le nazioni UE che vogliono investire volontariamente (paesi contributori) nella costruzione di impianti di energia rinnovabili in altre nazioni UE (paesi ospitanti). Ma senza alcun tipo di negoziazione a monte. I vantaggi? I paesi contributori possono finanziare progetti potenzialmente più convenienti di quanto lo sarebbe sul proprio territorio, accedendo a fonti di produzione da loro assenti o scarse. Quelli ospitanti riceverebbero investimenti locali in progetti di energia rinnovabile senza oneri per il bilancio nazionale e ottenendo in cambio una serie di benefici a livello energetico, occupazionale e ambientale. Condividendo con il paese contributore i benefici statistici dell’energia prodotta.
In questo contesto, la Commissione europea ha fatto sapere d’essere pronta a raccogliere le manifestazioni di interesse. I Ventisette hanno tempo fino al 15 marzo 2022 per presentare la propria candidature come “contribuente” o “ospitante”.
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Sulla base dell’interesse espresso, l’esecutivo UE abbinerà le preferenze ed elaborerà le condizioni per la prima gara d’appalto in assoluto a livello comunitario per progetti di energia rinnovabile. Su tale base e in seguito agli impegni vincolanti dei paesi partecipanti, la Commissione lancerà l’invito a presentare proposte concrete da finanziare.