Un rapporto di TransitionZero ricalcola il costo del passaggio dal carbone alle rinnovabili nella generazione elettrica in confronto all’opzione più sponsorizzata oggi, quella del passaggio intermedio con il gas
I conti sulla (mancata) convenienza del gas fossile
(Rinnovabili.it) – Il gas fossile non aiuta la transizione, la rende più costosa. Anche se si guarda solo al portafoglio, per uno stato conviene fare il salto lungo dal carbone alle rinnovabili invece di puntare sul meno inquinante degli idrocarburi come soluzione intermedia. Non è così da sempre: è l’effetto combinato della crisi dei prezzi elettrici aggravato dall’invasione russa dell’Ucraina. Ma è anche una situazione con cui dovremo convivere per qualche tempo. E che ribalta la logica corrente della transizione energetica, che da anni punta sul gas come sostituto di carbone e greggio.
A fare i conti sulla (mancata) convenienza del gas fossile nel bel mezzo della crisi energetica più grave dell’ultimo mezzo secolo è TransitionZero in un dossier pubblicato ieri. L’aspetto più interessante di questo rapporto è che questa nuova situazione non è transitoria. Sì, ci sono degli eventi contingenti – come appunto l’Ucraina – che hanno un impatto. Ma la tendenza è chiara e continuerà a prescindere dall’esito e dalla durata del conflitto. Dal 2010 a oggi, infatti, il costo del passaggio dal carbone alle rinnovabili è precipitato del 99%. Sia per l’aumento del prezzo del gas sia per il crollo di quello di eolico e fotovoltaico.
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Di solito, il calcolo di quanto costa cambiare combustibile per la generazione elettrica viene analizzato attraverso i prezzi di generazione del carbone e del gas fossile. “Il problema con questa metrica è che ignora la trasformazione necessaria per la generazione di elettricità per essere coerente con l’obiettivo di temperatura nell’accordo di Parigi”, spiegano gli autori. “Abbiamo fatto un ulteriore passo avanti nell’analisi del cambio di combustibile, calcolando il costo del cambio di combustibile richiesto per saltare il gas fossile e passare direttamente alle rinnovabili. Il prezzo del cambio da carbone a combustibile pulito cattura la differenza di costo associata al funzionamento degli impianti a carbone esistenti e del nuovo eolico onshore o del solare fotovoltaico più lo stoccaggio a batteria”.
Calcolata in questo modo, la tendenza che rende più conveniente passare alle rinnovabili è più che evidente. “Nonostante alcune variazioni regionali, la nostra analisi mostra una chiara tendenza deflazionistica nel costo del passaggio dal carbone all’elettricità pulita”, spiega il rapporto. “Indipendentemente dall’invasione russa dell’Ucraina, questa tendenza accelererà, presentando ai governi un’opportunità economica per proteggere i consumatori di elettricità dalla continua volatilità dei combustibili fossili”.
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