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L’UE vuole 20 miliardi di m3 di gas dall’Azerbaijan

Oggi von der Leyen e Simson a Baku per formalizzare il nuovo accordo che raddoppierà il TAP/TANAP entro il 2027

Sanzioni energetiche alla Russia: quale sarebbe l’impatto sul Pil dell’Italia?
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Dal 2020, l’UE riceve gas dall’Azerbaijan via TAP

(Rinnovabili.it) – Raddoppiare le forniture di gas dall’Azerbaijan entro il 2027. È l’obiettivo della missione che porta oggi la presidente della Commissione UE Ursula von der Leyen e la commissaria all’Energia Kadri Simson a Baku. “In un contesto in cui la Russia continua ad armare le sue forniture energetiche, la diversificazione delle nostre importazioni di energia è una priorità per l’UE” è il commento che l’esecutivo UE affida a Twitter.

L’accordo sul gas dall’Azerbaijan

Che cosa prevede l’accordo sul gas dall’Azerbaijan che verrà firmato oggi? Secondo un documento anticipato nei giorni scorsi dall’agenzia Reuters, l’UE conferma le ambizioni già rese pubbliche mesi fa, dopo l’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. Per diminuire la dipendenza energetica da Mosca, una delle vie principali è aumentare i flussi dal paese caucasico. Sfruttando il TAP/TANAP entrato in servizio a fine 2020.

Bruxelles vorrebbe siglare un accordo per dare inizio ai lavori per raddoppiare la capacità del gasdotto, da 10 a 20 miliardi di metri cubi (bcm) l’anno. “Le parti aspirano a sostenere il commercio bilaterale di gas naturale, anche attraverso l’esportazione verso l’Unione Europea, tramite il Corridoio meridionale del gas, di almeno 20 miliardi di metri cubi di gas all’anno entro il 2027, in base alla redditività commerciale e alla domanda del mercato”, recita la bozza di documento datato 11 luglio.

Nell’accordo dovrebbe trovare posto un passaggio sui finanziamenti per l’opera – congiunti – e sulla necessità di costruire infrastrutture hydrogen-ready, secondo la formula ormai diventata di rito per l’UE. Il documento visto da Reuters dedica poi un passaggio alle formule contrattuali. Da un lato si rimarca la necessità di accordi stabili, affidabili e di lungo periodo, ma dall’altro si fa cenno alla necessità per l’UE di rimodulare il proprio fabbisogno di gas post-2030, per centrare gli obiettivi sul clima.

Oltre a raddoppiare o quasi il flusso di gas dall’Azerbaijan verso l’Italia, punto di approdo del TAP, il nuovo accordo dovrebbe facilitare la diversificazione energetica di alcuni paesi dell’Europa orientale. Tra questi la Bulgaria, visto che è nelle ultime fasi di costruzione l’interconnettore Grecia-Bulgaria.