Da Bruxelles i ventisette capi di Stato e di governo del Blocco invitano il Consiglio dell'UE a portare a termine, il 19 dicembre 2022, i lavori di istituzione di un meccanismo di correzione del mercato. Von der Leyen: "Sullo sfondo di un contesto di prezzi dell'energia molto elevati, dobbiamo affrontare una concorrenza sempre più agguerrita nei settori delle tecnologie pulite"
Le conclusioni del Consiglio Europeo sul tetto al prezzo del gas
(Rinnovabili.it) – Pieno appoggio ai lavori comunitari sul price cap del gas. In materia di energia, le conclusioni del Consiglio Europeo, l’istituzione UE che definisce le priorità e gli orientamenti politici generali dell’Unione, sono andate poco oltre questo. I capi di stato e di governo dei 27 Stati membri si sono riuniti ieri in un vertice di un giorno per discutere dei temi più urgenti per la Regione: dalla situazione Ucraina/Russia a quella prettamente economica, dalla sicurezza e difesa alle relazioni transatlantiche.
Sul tavolo non poteva mancare il dossier energia ma nel testo finale del vertice i leader UE si sono più che altro limitati a esaminare i progressi compiuti sino ad oggi nell’attuazione delle proprie conclusioni dell’ottobre 2022. E a rinnovare il sostengo al Consiglio dell’Unione europea, l’organo decisionale e legislativo.
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Price cap, rinnovabili, acquisti comuni del gas: i tre regolamenti in sospeso
“Il Consiglio europeo – si legge nelle conclusioni – accoglie con favore i progressi compiuti e invita il Consiglio [dell’Unione Europea] a portare a termine, il 19 dicembre 2022, i lavori sulla proposta di regolamento […] che promuove la solidarietà mediante un migliore coordinamento degli acquisti di gas, in particolare attraverso la piattaforma dell’UE per l’energia, scambi transfrontalieri di gas e parametri di riferimento affidabili per i prezzi”. Per la stessa data ci si aspetta che siano conclusi anche i lavori sulla proposta di regolamento che istituisce il quadro per accelerare la diffusione delle energie rinnovabili.
Ma il prossimo lunedì le attese saranno focalizzate soprattutto sulla proposta di price cap, il tetto al prezzo del gas. Lo scontro tra i grandi blocchi UE non si è ancora risolto e i 27 ministri dell’energia, che si riuniranno il 19, dovranno necessariamente trovare un’intesa sui numeri, la parte clou del nuovo meccanismo di correzione del mercato.
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Aumenta la concorrenza “verde” dell’estero
Nonostante le difficoltà l’ottimismo non manca. “Sono fiduciosa che lunedì prossimo il Consiglio Energia raggiungerà un accordo su tutti e tre i regolamenti”, ha commentato a margine del vertice la presidente della Commissione europea, Ursula von der leyen. “Ma sullo sfondo di questo contesto di prezzi dell’energia molto elevati, dobbiamo affrontare una concorrenza sempre più agguerrita nei settori delle tecnologie pulite”.
Ecco perché il Consiglio Europeo ha tenuto a sottolineare l’importanza di salvaguardare la base economica, industriale e tecnologica dell’Europa, mantenendo le condizioni di parità a livello mondiale. Il leader hanno anche evidenziato la necessità di una politica industriale europea ambiziosa per adeguare l’economia UE alle transizioni verde e digitale, riducendo le dipendenze strategiche, segnatamente nelle aree più sensibili, e garantendo al tempo stesso condizioni di parità.