Il think tank ECCO ha realizzato un’analisi delle proposte energetiche presenti nei programmi di Verdi-SI, PD, +Europa, Azione-Italia Viva, Noi Moderati, Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia, Movimento 5 Stelle
Elezioni 2022 ed energia
(Rinnovabili.it) – Le elezioni 2022 arrivano in momento critico per l’energia italiana, fatto di rincari record e previsioni incerte per la sicurezza nazionale. Il lavoro svolto sino ad oggi dall’esecutivo Draghi ha di fatto solo tamponato l’emergenza (il piano di risparmio energetico presentato dal ministro Cingolani è ancora una bozza) e gran parte del lavoro spetterà al prossimo governo. Soprattutto in vista di un sempre più probabile azzeramento delle forniture di gas russo.
Ma quanto conta l’energia nei programmi elettorali dei principali partiti? E quali sono le direttive e le proposte avanzate sino ad ora? Per rispondere viene in aiuto Ecco, il think tank italiano per il clima, che in questi giorni ha scartabellato e analizzato i programmi depositati da Verdi-SI, PD, +Europa, Azione-Italia Viva, Noi Moderati, Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia, Movimento 5 Stelle per queste elezioni 2022.
Un elemento mette per ora d’accordo tutti: l’introduzione di un tetto al prezzo del gas (price cap). La misura, fortemente sostenuta anche dall’attuale governo, sarà al centro dei prossimi incontri europei in tema energia e per essere applicata, dovrà necessariamente avere il consenso del Blocco. L’attuale organizzazione del mercato energetico in Europa non permetterebbe all’Italia, infatti, di seguire le orme di Spagna e Portogallo introducendo un price cap nazionale.
Per il resto, tuttavia, la questione energetica rimane un tema fortemente divisivo tra i vari partiti. Energie rinnovabili, rigassificatori, nucleare, efficienza energetica creano, a seconda dei casi, spaccature più o meno forti.
“Se da una parte c’è un generale consenso rispetto all’obiettivo di contenere i costi dell’energia che stanno mettendo in crisi famiglie e imprese, le differenze sostanziali si notano sui provvedimenti e le tecnologie da adottare”, spiega ECCO. “Il nucleare è uno dei punti cardine del centro di Calenda e Renzi e della coalizione di centro destra di Meloni, Salvini e Berlusconi. Il centro sinistra e il Movimento 5 Stelle mettono al centro l’efficienza energetica e le rinnovabili, anche identificando obiettivi quantitativi di breve e medio periodo”.