La responsabile europea all’energia, Kadri Simson, punta i riflettori su tre obiettivi cardine per andare avanti nel post-coronavirus: efficienza energetica, rinnovabili e integrazione settoriale
Dalla strategia sulle rinnovabili offshore al piano Renovation Wave: ecco su cosa punterà la ripresa UE
(Rinnovabili.it) – “La portata delle sfide che stiamo affrontando oggi potrebbe essere cambiata, ma le nostre soluzioni energetiche rimangono le stesse”. Con queste parole Kadri Simson, la commissaria europea all’Energia, riporta gli obiettivi del Green Deal nella discussione sulla ripresa comunitaria. Secondo le stime dello stesso esecutivo UE, quest’anno l’economia del Blocco si ridurrà del 7,4 per cento. Un calo sensibile a cui seguirà un recupero disomogeneo nei ventisette Stati membri. Bruxelles ha dichiarato che il ritorno alla crescita sarà condizionato dalla velocità con cui le misure di blocco potranno essere rimosse, senza perdere in sicurezza. Ma, come ricordato da Simson, “l’agenda verde deve essere la nostra strategia di crescita e la luce guida per il nostro lavoro futuro”.
La Commissione europea, secondo quanto rivelato da El Pais, avrebbe già inserito “elementi verdi” tra le priorità di ripresa. Elementi confermati peraltro dalla politica estone che, durante la conferenza online, ha enunciato i tre pilastri dell’azione UE: efficienza energetica, rinnovabili e integrazione settoriale.
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Per Simson il punto di partenza è il rinnovamento energetico del patrimonio edilizio. “A settembre presenterò il Renovation Wave, un piano per ridurre al minimo le potenziali barriere normative e stimolare un ritmo più rapido di riqualificazione edilizia in tutta l’UE“, ha affermato la commissaria. “Puntiamo a ospedali, scuole e PMI come prime aree target di investimento perché questi settori sono stati particolarmente colpiti dalla crisi”. Di pari passo, Bruxelles sta lavorando per trovare nuovi modi di finanziamento, tramite fondi strutturali, BEI e InvestEU, e sviluppare prodotti finanziari ad hoc per la riqualificazione degli edifici.
Altra area chiave d’intervento: l’energia pulita. “Dopo l’estate, presenterò una strategia sulle energie rinnovabili offshore”, ha affermato Simson. “In questo modo, la nostra visione su come potenziare in modo massiccio questo settore fino al 2050 sarà attuabile“.
Dai grandi impianti alla genera distribuita su piccola scala: Bruxelles è pronta a mettere gli europei al centro della transizione energetica. “Dobbiamo incoraggiare attività su piccola scala e ad alta intensità di lavoro. L’energia solare può non solo offrire soluzioni al servizio dei consumatori, ma anche garantire che l’edificio diventi il produttore dell’energia di domani. È nel nostro interesse preservare il ruolo centrale delle tecnologie intelligenti e sbloccare il potenziale rinnovabile dei nostri tetti“.
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