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DL Aiuti, gli ultimi ritocchi al testo

Il Consiglio dei Ministri ha deliberato definitivamente in merito al decreto-legge introducendo alcune misure last minute, dal buono per i trasporti pubblici alla riattivazione delle cessioni multiple per i crediti edilizi

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Mobilità, edilizia, caro vita: le novità nel DL Aiuti

(Rinnovabili.it) – Arriva l’ultimo via libera al DL Aiuti, il provvedimento recante misure urgenti in materia di politiche energetiche e sociali, produttività delle imprese e attrazione degli investimenti. Ieri sera, il Consiglio dei Ministri ha messo un punto al testo ma non prima di aver apportato le ultime modifiche. Piccole ma significative aggiunte last minute come l’introduzione di un nuovo buono per il trasporto pubblico.

Nel dettaglio, la bozza del DL Aiuti prevede l’istituzione di un fondo da 100 milioni di euro per il 2022. Le risorse finanzieranno incentivi all’acquisto di abbonamenti per i servizi di trasporto pubblico locale, regionale, interregionale e ferroviario. Il buono dovrebbe coprire il 100% della spesa entro un massimo di 60 euro. E potrà essere richiesto solo da persone con redditi i 35.000 euro.

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Salgono sopra i 9,5 miliardi di euro le risorse allocate contro gli aumenti dei prezzi dei materiali da costruzione, dei carburanti e dei prodotti energetici, mentre arriva un nuovo intervento a favore degli ecobonus edilizi. Il Decreto riattiva parzialmente, infatti, la cessione multipla dei crediti: le banche avranno la possibilità di superare il limite imposto dai precedenti interventi normativi purché il credito venga ceduto a favore di clienti professionali privati che abbiano un conto presso l’istituto di credito stesso o con la capogruppo.

 E ancora. La nuova versione del DL Aiuti istituisce un fondo – di cui non si conosce ancora l’importo – dedicato alle imprese di rigassificazione al fine di garantirne degli investimenti e limitarne il rischio. Infine amplia la platea per il bonus anti-inflazione da 200 euro, finanziato con gli extra profitti delle aziende energetiche, per i redditi sotto i 35mila euro. A ricevere “l’indennità una tantum” saranno i lavoratori dipendenti, i pensionati, i disoccupati, i  percettori del reddito di cittadinanza, gli stagionali e i lavoratori autonomi.