Roma è in linea con la media europea nella riduzione dei consumi di gas dettati dal piano RePower EU per far fronte all’invasione russa dell’Ucraina
L’obiettivo Ue sul consumo di gas era -15% tra agosto e marzo
(Rinnovabili.it) – Quest’inverno il consumo di gas in Italia è sceso di oltre il 18%, in linea con la media europea e ben sopra l’obiettivo comune Ue del -15%. Nel complesso, i Ventisette hanno centrato il target che si erano dati lo scorso agosto tramite il piano RePower EU, raggiungendo un decremento dell’uso di gas fossile nella stagione termica 2022-23 del -17,7%. Lo rende noto Eurostat.
Per far fronte al rischio di passare un inverno al freddo a causa della guerra in Ucraina e delle ritorsioni del Cremlino sui flussi di gas verso l’Europa, l’anno scorso Bruxelles aveva stabilito, tra le altre iniziative, un piano di riduzione dei consumi di gas in parallelo agli sforzi di diversificazione degli approvvigionamenti e ad altre misure. L’obiettivo era raggiungere un risparmio gas medio, in ciascun paese Ue, di almeno il 15% rispetto alla media dello stesso periodo nel 2017-2022. Il target non era vincolante, ma lo sarebbe potuto diventare se Bruxelles, insieme al Consiglio, avesse dichiarato lo stato di emergenza energetica.
I risultati Ue nella riduzione del consumo di gas
La maggior parte dei paesi europei è riuscita a raggiungere l’obiettivo. Solo 7 Stati hanno mancato il target. Di questi, Malta è l’unico che non solo non ha diminuito il consumo di gas ma l’ha addirittura aumentato del 12,7%. Gli altri hanno riduzioni comprese tra il -0,2% dell’Irlanda, il -1% della Slovacchia e il -12,5% della Polonia, il -13,8% della Slovenia e il -14,5% del Belgio.
All’estremo opposto della classifica, il paese più virtuoso è stato la Finlandia con -55,7%, raggiunto grazie a un boom di eolico (+14,1%), all’aumento della generazione da nucleare (con la fase di test di Olkiluoto 3, entrata in funzione a regime in questi giorni) e alla crescita del carbone (+7%) per soppiantare gas e legna. Seguono poi Lituania (-40,5%) e Svezia (-37,2%).
A livello mensile, tutti i mesi tra agosto e marzo segnalano cali consistenti nel consumo di gas, sempre superiori al 10% co punte del 25% a settembre e ottobre (complice anche il clima eccezionalmente caldo su gran parte d’Europa).