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Il Giappone riaccende altre 4 centrali nucleari per evitare sorprese in inverno

Il governo sta faticando a evitare blackout in queste settimane di ondate di caldo persistenti e temperature record. E corre ai ripari pensando all’inverno e al timore di stop alle forniture dalla Russia

Centrali nucleari: il Giappone ne riaccende altre 4 prima dell’inverno
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Ad oggi, le centrali nucleari ri-autorizzate dopo Fukushima sono 6, pari a 10 reattori, ma 6 sono fermi

(Rinnovabili.it) – Il Giappone riaccenderà in fretta 4 centrali nucleari prima dell’inverno per evitare sorprese. “Ci sono preoccupazioni per una carenza di energia elettrica quest’inverno. Dobbiamo prevenire questa situazione”, ha spiegato il premier Fumio Kishida. Con i 4 reattori in più, il totale degli impianti riportai in attività dopo l’incidente di Fukushima del 2011 salirebbe a 9.

Il governo – fresco di riconferma alle urne – ha deciso di accelerare per ragioni climatiche, economiche e politiche. La rete nipponica ha faticato a gestire le forti ondate di caldo che hanno toccato il paese da metà giugno a oggi. Temperature anche di 40°C hanno fatto impennare la domanda di elettricità e più volte si è sfiorato il rischio blackout. A fine giugno per un soffio le autorità sono riuscite a evitare di lasciare al buio (e al caldo) l’area metropolitana di Tokyo, dove vivono 37 milioni di persone.

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La congiuntura internazionale è l’altro fattore che ha spinto il governo a velocizzare la riaccensione delle centrali nucleari. Da un lato l’aumento del costo dei combustibili fossili, dall’altro il graduale addio alle forniture dalla Russia. Mosca nel 2021 forniva l’11% del carbone giapponese ed era il 5° maggior fornitore di greggio e di gas. Come l’Europa, anche Tokyo cerca di prepararsi a uno stop del gas russo, specie dopo che il Cremlino ha preso pieno controllo del progetto Sakhalin-2, da cui il Giappone importa il 9% del suo gas.

Per riaccendere le sue centrali nucleari, il Giappone dovrà però velocizzare tutto l’iter di verifica e autorizzazione. “Vorremmo garantire il funzionamento di un massimo di nove reattori, rispetto ai cinque attualmente in funzione, rivedendo i periodi di costruzione e di ispezione di alcune centrali nucleari”, ha fatto sapere il ministro dell’Industria Koichi Hagiuda.

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Dopo Fukushima, tutti i reattori sono stati fermati e la loro riaccensione è vincolata al rispetto di nuove, più stringenti misure di sicurezza. Fino ad oggi le centrali nucleari che hanno ricevuto l’ok sono 6, pari a 10 reattori, ma di questi ultimi solo 4 sono in funzione. Gli altri 6 hanno l’ok dei governi locali, ma non hanno ancora ultimato l’iter autorizzativo o sono in manutenzione.