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I PNNR si doteranno di nuovi capitoli REPowerEU per l’autonomia energetica

Con la pubblicazione in Gazzetta entra in vigore il Regolamento UE che aggiungerà gli sforzi per l'indipendenza dai combustibili russi nei piani per la ripresa e la resilienza

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Il fondo NextGenerationEU da 800 miliardi finanzierà anche misure di autonomia energetica

(Rinnovabili.it) – Aumentare la resilienza, la sicurezza e la sostenibilità del sistema energetico dell’Unione attraverso la necessaria riduzione della dipendenza dai combustibili fossili e la diversificazione dell’approvvigionamento energetico. Questi i nuovi obiettivi inseriti nel Regolamento europeo che, nel 2021, ha istituito il dispositivo per la ripresa e la resilienza (Recovery and Resilience Facility – RRF). A sancirlo è un altro Regolamento comunitario, figlio del pacchetto REPowerEU, pubblicato ieri nella Gazzetta europea dopo il via libera di Parlamento e Consiglio dell’UE.

In termini pratici, ora gli Stati membri potranno aggiungere un nuovo capitolo REPowerEU sulla sicurezza ed autonomia energetica  ai rispettivi piani nazionali di ripresa e resilienza (PNRR) nell’ambito del NextGenerationEU. In questo modo, il fondo da 800 miliardi di euro potrà finanziare anche interventi di contrasto alla povertà energetica, di diversificazione dell’approvvigionamento, di aumento delle capacità di stoccaggio e di riduzione della dipendenza dai combustibili fossili.

I nuovi capitoli REPowerEU

Per essere ammissibile, il 37% della dotazione totale dei PNRR dovrà andare alla “spesa verde” ossia a misure che contribuiscano alla transizione ecologica, compresa la tutela della biodiversità. E “se lo Stato membro interessato e la Commissione sono d’accordo, dovrebbe essere possibile aumentare i coefficienti per il sostegno agli obiettivi climatici al 40 % o al 100 % per i singoli investimenti”.

Il nuovo regolamento chiede anche di includere nei capitoli REPowerEU misure aventi una dimensione o un effetto transfrontaliero o multinazionale, inclusi progetti di impianti rinnovabili nazionali che potrebbero avere una ricaduta positiva in altri Stati UE. In particolare modo i PNRR dovrebbero garantire a tali misure almeno il 30 % dei costi stimati. Per rafforzare l’autonomia energetica e finanziare i nuovi investimenti e riforme, saranno rese disponibili ulteriori sovvenzioni da 20 miliardi di euro attraverso il Fondo per l’innovazione (60%) e le quote ETS anticipate (40%) .

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La palla passa ora ai Ventisette che dovranno inviare i propri piani nazionali di ripresa aggiornati con i capitoli REPowerEU entro il 31 aprile per far entrare in vigore gli aggiornamenti entro l’estate.