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Aumento bollette: in arrivo maxi stangata, il Governo prepara contromisure

Potrebbero arrivare già questa settimana i nuovi interventi governativi contro il caro energia. In ballo l'aumento dell'estrazione del gas nazionale e il sostegno alla solarizzazione degli edifici. Ma i rincari energetici non colpiscono solo il contatore

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Credits: Governo.it (CC-BY-NC-SA 3.0 IT)

 L’aumento bollette farà salire anche la spesa alimentare delle famiglie

(Rinnovabili.it) – Il primo ministro Mario Draghi lo aveva preannunciato durante la sua visita a Genova e ora arriva la conferma. Il Governo sta preparando un nuovo intervento contro l’aumento delle bollette. Un provvedimento del valore di 5-7 miliardi di euro, che potrebbe arrivare sul tavolo del Consiglio dei Ministri già nella riunione di questa settimana. Ma le poche indiscrezioni pervenute fanno immaginare fin da subito un’accoglienza non semplice. Tra gli interventi dati per certi, soprattutto all’indomani della pubblicazione del PiTESAI, vi sarebbe infatti l’aumento del gas nazionale, una misura contestata fin dalle prime ipotesi.

Caro energia, priorità per il Governo Draghi

Come ricordato alcuni giorni fa dal premier in conferenza stampa, Roma ha già stanziato 9,5 miliardi per contenere l’aumento bollette “ma evidentemente ciò non è sufficiente”. Il prossimo intervento contro il caro energia seguirà tre linee direttive: il contenimento dell’emergenza attraverso nuovi sostegni, il potenziamento dell’offerta; una fornitura sicura e a prezzi calmierati per l’industria

Dobbiamo oltre che gestire la situazione attuale, pensare a interventi che riducano il rischio che tale situazione si ripeta negli anni e negli inverni prossimi”, ha aggiunto il ministro dell’Economia e delle finanze Daniele Franco. “La priorità del governo è assicurare la crescita e che non sia strozzata dal caro energia”, ha concluso Draghi.

Il gas è davvero la soluzione?

Cosa si conosce per ora? Solo alcune ipotesi tra cui il raddoppio della produzione di gas nazionale dagli attuali 4 miliardi ad 8 miliardi di metri cubi. Un intervento anticipato nei mesi passati dallo stesso Ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani secondo cui la valorizzazione della produzione di idrocarburi da giacimenti nazionali esistenti permetterebbe di diminuire l’importazione senza aumentarne l’utilizzo. Salvando l’IVA e rendendo più economico trasporto e stoccaggio.

La situazione appare tuttavia abbastanza spinosa e non solo sotto il profilo ambientale e della transizione ecologica. Tutto il gas prodotto sul territorio italiano viene oggi venduto sul mercato a prezzi fatti dal mercato stesso. In altre parole, alle condizioni attuali sarebbe impossibile trarne un beneficio. Sarebbero necessari particolari accordi con i produttori per acquisti “extra mercato” a prezzi concordati. E anche in questo caso sembra improbabile che il nuovo volume di gas possa avere un effetto sensibile nel contrastare l’aumento bollette.

Qualcosa sembra muoversi anche lato rinnovabili. Il governo sembra intenzionato ad aumentare la produzione dell’energia pulita con una serie di soluzioni tra cui la filiazione dell’installazione di impianti fotovoltaici sui tetti di scuole ed uffici.

Un salasso extra contatore

Ma in attesa di conoscere le nuove misure contro il caro bollette, Assoutenti lancia un nuovo allarme. Secondo l’associazione di consumatori i rincari energetici colpiranno a breve i consumatori italiani anche al di fuori delle fatture di luce e gas. Sulla base dei dati Istat relativi all’inflazione, Assoutenti stima sia in arrivo una stangata da 38,5 miliardi di euro a causa delle ripercussioni dell’energia sui listini al dettaglio della spesa alimentare.