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ARERA presenta la relazione 2023. Aggiornamenti su TIDE, bonus sociali e tutela

L'Authority mette in guardia dalla velocità e complessità dei cambiamenti attuali e chiede una "visione responsabile, connessa ed integrata" per guidare la transizione energetica. Ricordando: i veri protagonisti sono i consumatori

ARERA relazione 2023 besseghini
Credits: Camera

ARERA presenta la Relazione Annuale 2023

(Rinnovabili.it) – “Viviamo in uno di quei passaggi della storia in cui cambiano i punti di riferimento. Siamo passati dalla globalizzazione ad una frammentazione regionale alla ricerca di una autonomia e sicurezza energetica che esporrà i consumatori a nuovi ed inattesi costi all’interno di un percorso di transizione che richiede stabilità di indirizzo ed obiettivi credibili”. Con queste parole Alessandro Besseghini, presidente dell’Autorità di Regolazione  per Energia, Reti e Ambiente (ARERA) ha concluso il suo discorso di presentazione della Relazione annuale 2023.

Un epilogo ragionato per evidenziare ancora una volta le complessità del sistema energetico (e non solo). Una complessità e un’interdipendenza che oggi hanno raggiunto livelli mai visti prima e che richiedono alla politica un cambio d’approccio, anche per andare in contro alla rapidità dei progressi tecnologici. Andare oltre a quella che Besseghini definisce “l’illusione di cabine di regia centralizzate” per abbracciare “una visione responsabile, connessa ed integrata delle iniziative” che guidi la transizione energetica. Ricordando che il vero protagonista di questa evoluzione è il consumatore.

Molti i temi toccati nella lunga digressione e che hanno offerto un quadro dello stato dei servizi e dell’attività svolta lo scorso anno nel contesto nazionale, ma anche le tendenze del panorama internazionale.

L’importanza del Risparmio energetico

Il risparmio energetico, del gas in primis, è riuscito a mettere in sicurezza l’Italia nell’inverno 2022-2023, facendo da cuscino alla crisi in atto. E per Besseghini si tratta di uno strumento ancora fondamentale, nonostante il clima relativamente meno volatile rispetto allo scorso anno. “La crisi dei prezzi morde con meno intensità” , ha spiegato durante la presentazione della Relazione ARERA 2023. “Ma i mercati energetici sono ancora tesi, esposti a forti oscillazioni e pronti a reagire negativamente al mancato sviluppo di quelle iniziative di riallineamento strutturale del bilancio domanda-offerta, che sono state intraprese nel corso dell’emergenza. Tra queste, mantiene il suo valore per agibilità ed immediatezza dell’efficacia nel contenimento della domanda, il risparmio energetico“.

Delibera TIDE attesa per la fine di luglio

Tra le iniziative da evidenziare c’è ovviamente, lato energia, la riforma della regolazione del dispacciamento elettrico. L’ARERA ha pubblicato questo inverno lo schema di articolato del TIDE – Testo Integrato del Dispacciamento Elettrico e oggi annuncia che la relativa delibera arriverà per la fine di luglio 2023. “Con il TIDE l’Autorità pone le basi per il futuro, affinché sia davvero possibile continuare a beneficiare dell’energia elettrica con gli attuali livelli di qualità in un contesto con più fonti rinnovabili aleatorie e meno impianti termoelettrici programmabili”. 

Bonus sociali, cosa cambierà

Per l’anno 2023, si calcola un incremento dei beneficiari dei bonus sociali elettrico e gas grazie alle nuove soglie di accesso. ARERA ha stimato che potrebbero ammontare rispettivamente a circa 4,7 e 2,8 milioni di nuclei familiari. Cosa succederà dopo? “Gli ultimi mesi dell’anno in corso vedranno necessariamente una fase di ripensamento dei bonus sociali; saranno infatti necessarie valutazioni e scelte relativamente alla soglia ISEE di accesso e ai valori economici degli sconti in bolletta. La positiva scelta di graduare il grado di copertura dei bonus sociali effettuata nel 2022 (tenendo più elevato lo sconto per i livelli più bassi di ISEE) potrà costituire, ad esempio, un valido modello“, ha sottolineato il presidente ARERA.

Comunità energetiche, un ragionamento ancora da fare

Non manca un riferimento alle comunità energetiche rinnovabili (CER), le nuove configurazioni della generazione distribuita su piccola scala. Per l’ARERA dal momento che rappresentano una declinazione dell’autoconsumo diffuso, la presenza dei consumatori di energia al loro interno va considerata un “fondamentale fattore abilitante del meccanismo incentivante delle CER“. “È questo un aspetto sui cui mi pare non si sia ancora ragionato abbastanza”, spiega Besseghini, “almeno in termini di servizi e configurazioni da offrire”.

ARERA sulla fine del servizio di maggior tutela

Attualmente il servizio è ancora in vigore solo per i clienti residenziali e interessa il 30% dei consumatori domestici elettrici, pari a 9 milioni di italiani. Per loro il destino sarà lo stesso di quello toccato a piccole e microimprese: entro il 10 gennaio 2024, per chi non dovesse ancora aver scelto un fornitore del mercato libero, sarà replicato il servizio di “accompagnamento” transitorio detto anche a tutela graduale, erogato da venditori selezionati attraverso specifiche procedure d’asta.

“La principale novità intervenuta recentemente è stata l’identificazione della cosiddetta categoria dei clienti vulnerabili, consumatori che in forza di una non sempre scontata fragilità rispetto alla capacità di approvvigionarsi sul mercato dovranno essere destinatari di particolari condizioni di fornitura, in particolare di prezzo”, ha sottolineato Besseghini. “La scelta di gestire differentemente la categoria dei vulnerabili comporta un sostanziale dimezzamento della platea dei clienti interessati dalle prossime aste.  Un numero quindi inferiore ma certamente consistente, stimabile ad oggi intorno ai 5 milioni di consumatori. Una preoccupazione, più volte espressa da questa Autorità, è che la numerosità della platea implichi una scarsa competizione e un possibile aumento dei prezzi per il consumatore finale”.