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Addio al carbone: la Germania lo può completare nel 2030 senza rischi per la sicurezza energetica

Nonostante la guerra in Ucraina e la crisi energetica, la fornitura tedesca di elettricità è blindata in ogni scenario fino al 2031. Anche se si spengono tutte le centrali a carbone. Il rapporto dell'Agenzia federale per le reti elettriche, il gas, le telecomunicazioni, le poste e le ferrovie (BNetzA)

G7 Clima e Energia: salta la data per il phase out del carbone
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La coalizione di governo vorrebbe anticipare la data dell’addio al carbone di 8 anni

(Rinnovabili.it) – La Germania può dire addio al carbone nel 2030 nonostante la guerra in Ucraina, la crisi energetica e i prezzi del gas. Le contromisure prese finora sono sufficienti perché la fornitura di energia elettrica sia “garantita a un livello elevato nel periodo 2025-2031”. E anticipare il phase out del carbone su tutto il territorio nazionale di 8 anni, dall’attuale orizzonte del 2038, non metterebbe in difficoltà il comparto energetico tedesco.

L’addio al carbone non intacca la sicurezza energetica tedesca

A dirlo è un rapporto dell’Agenzia federale per le reti elettriche, il gas, le telecomunicazioni, le poste e le ferrovie (BNetzA) consegnato al governo il 1 febbraio. Il documento chiesto da Berlino è una valutazione, in ottica sicurezza energetica, sulla solidità dei suoi piani per accelerare la transizione. E il parere è estremamente positivo. A patto che vengano rispettati gli impegni per potenziare fotovoltaico ed eolico on- e offshore fino a 360 GW di capacità installata al 2030.

Se questa condizione si verifica, “il sistema elettrico tedesco è così robusto che la sicurezza della fornitura elettrica continuerebbe a essere garantita anche se ci fossero 10 GW di capacità di generazione elettrica sul mercato”. Vale a dire, anche in caso di addio al carbone prima del 2031.

Secondo il rapporto, è necessario costruire ulteriori impianti di generazione controllabili, nello specifico centrali a gas H2-ready e a biomassa, per coprire la domanda di elettricità quando la generazione di vento e sole non è sufficiente. Inoltre, il rapporto nota che è necessario anche un supporto da parte dei “carichi flessibili e lo stoccaggio” per regolare la domanda di elettricità, e cita “i veicoli elettrici, le pompe di calore o gli elettrolizzatori a idrogeno”.

“È fondamentale che i consumatori siano sempre riforniti di elettricità. Garantiremo questa sicurezza dell’approvvigionamento anche quando convertiremo il nostro sistema elettrico al 100% di elettricità rinnovabile”, ha affermato il ministro all’Economia e alla Transizione Ecologica Robert Habeck. Il leader dei Verdi ha sottolineato che il rapporto mostra che “la domanda di elettricità può essere soddisfatta in modo affidabile in qualsiasi momento tra il 2025 e il 2031. Questo vale anche nel caso in cui il consumo di elettricità aumenti in modo significativo a causa di nuovi consumatori, come veicoli elettrici e pompe di calore, e l’eliminazione graduale del carbone avvenga entro il 2030. Possiamo constatare che siamo sulla strada giusta. Ora sono necessarie disciplina e coerenza”.