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Il gigante del petrolio Saudi Aramco investirà nelle rinnovabili?

Il gigante del petrolio Saudi Aramco investirà nelle rinnovabili?

 

(Rinnovabili.it) – Potrebbe la più grande compagnia petrolifera al mondo essere sul punto di aprire per la prima volta il proprio portafoglio per le energie rinnovabili? Sì, secondo le ultime indiscrezioni pubblicate oggi da Bloomberg in merito ad un piano della Saudi Armanco finalizzato ad investire fino a 5 miliardi di dollari nel settore delle green energy. Una prima volta storica, per ora non conferma dal colosso che si è invece detto pronto a portare avanti gli investimenti nel greggio nonostante i bassi prezzi attuali. Per Khalid al Falih, ministro dell’Energia saudita e presidente di Aramco, la compagnia non sarebbe stata colpita dal calo dei prezzi, “e può capitalizzare con bassi costi di produzione per aumentare i finanziamenti dei suoi continui investimenti”.

 

Ma se i rumors sulle rinnovabili venissero confermati, potrebbe essere la riprova dei primi piani di diversificazione dalla produzione di petrolio. Citando fonti vicine alla società che hanno preferito mantenere l’anonimato, Bloomberg ha rivelato che alcune banche, tra cui Hsbc Holdings, JPMorgan Chase e Credit Suisse, sarebbero state invitate ad avere un ruolo di consulenza per le offerte e di supporto nell’identificazione dei potenziali obiettivi di acquisizione. Il gruppo saudita, secondo le fonti, è intenzionato a portare l’esperienza estera nelle green energy all’interno del Regno e un primo investimento potrebbe essere concluso già quest’anno.

 

Progetti che, seppur non convalidati dalle società chiamate in causa, appaiono perfettamente in linea con quanto annunciato dallo stesso ministro Al Falih, prima al summit annuale di IRENA ad Abu Dhabi e quindi dal palco del World Economic Forum di Davos, in Svizzera. Il Regno sta studiando piano di investimenti tra i 30 e i 50 miliardi di dollari da dedicare alle green energy. Obiettivo? Produrre, entro il 2030, il 30 per cento della sua energia da fonti rinnovabili. Le prime aste “verdi” si dovrebbero tenere nelle prossime mettendo in gara progetti per un totale di dieci gigawatt di potenza.

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