Il target 2030 per le rinnovabili resta al 27%, poi GO anche per il gas, riconosciute le comunità energetiche, dimezzati i biocarburanti di prima generazione
(Rinnovabili.it) – L’aggiornamento della direttiva 2009/28/CE sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili è tra le misure contenute nel Pacchetto Invernale presentato dalla Commissione il 30 novembre scorso. Nessuna modifica è stata apportata agli obiettivi generali: il target 2030 delle rinnovabili resta fermo al 27%.
Il nuovo testo va nella direzione della semplificazione delle procedure di notifica. Le installazioni domestiche e commerciali con una capacità inferiore ai 50 kW potranno connettersi alla rete con una notifica all’operatore del sistema di distribuzione. Procedure più snelle anche in caso di interventi (parziali o totali) su impianti già esistenti per aumentarne l’efficienza o la capacità. In questa fattispecie, occorre una notifica al “punto di contatto amministrativo”, che la potrà concedere direttamente se non si prevedono impatti ambientali e sociali negativi. Si tratta di una sorta di referente unico per l’intero iter burocratico-amministrativo, che ciascun Paese dovrà creare entro il 1 gennaio 2021. Avrà il compito di supervisionare l’intero processo relativo ai permessi di installazione e messa in opera degli impianti.
I nuovi articoli 21 e 22 regolano l’autoconsumo e, per la prima volta, riconoscono le comunità energetiche. Rispetto all’autoconsumo, la nuova direttiva elimina alcune restrizioni relative alla vendita del surplus, che non deve contemplare procedure sproporzionate e tariffe che non rispecchino i costi. Parteciperanno al mercato anche le comunità energetiche, cui viene riconosciuta la possibilità di generare, consumare, stoccare e vendere energia rinnovabile. Sono riconosciute comunità energetiche quelle che soddisfano almeno quattro dei seguenti criteri:
- I membri sono persone singole, autorità locali (inclusi i Comuni), o PMI che operano nelle rinnovabili
- Almeno il 51% dei membri della comunità è una persona fisica
- Almeno il 51% delle quote del potere di voto sulla comunità deve essere intitolato a membri locali, tanto amministrativi quanto privati cittadini
- Almeno il 51% dei seggi negli enti di controllo della comunità è riservato a membri locali
- La comunità non ha installato più di 18 MW di media annua nei precedenti 5 anni
Infine cambiano le regole comunitarie per il biofuel. Si riduce il target 2030 per quello di prima generazione al 3,8%, tetto quasi dimezzato rispetto all’attuale 7% previsto per il 2021. In questo modo viene anche affrontato affrontare il problema del cambiamento indiretto di destinazione dei terreni (ILUC). Al contrario, i biocarburanti avanzati avranno il compito di raggiungere progressivamente il 6,8% nel mix d’alimentazione dei trasporti, (partendo dall’1,5% nel 2021) dividendo però il ruolo con l’elettricità. All’interno di questa percentuale, i biocarburanti avanzati prodotti a partire da materie prime che non competono direttamente con gli alimenti e i mangimi, quali i rifiuti e i residui agricoli, devono passare dallo 0,5% del 2021 al 3,6% del 2030.