(Rinnovabili.it) – Carbone o non carbone? Sulla questione l’ONU sembra avere parecchie difficoltà a pronunciarsi. Finora la COP19 di Varsavia ha attirato parecchie critiche da parte degli ambientalisti, vuoi per la scelta della Polonia come Nazione ospite, Paese la cui economia è ancora profondamente ancorata al carbone, vuoi per aver ospitato, in concomitanza con il vertice, il Summit internazionale sul cosiddetto clean coal.
Dopo le vivaci e spettacolari proteste degli attivisti davanti alla sede del ministero dell’Economia polacco, il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon ha invitato oggi le Parti a mettere in moto la trasformazione energetica di cui il pianeta ha bisogno, sottolineando come ciò richiederà nuovi sforzi in termini di innovazione, investimenti e collaborazione di tutti i partner. Secondo il numero uno dell’ONU il modo in cui l’energia viene prodotta e utilizzata è oggi “la causa dominante” del cambiamento climatico. “L’impatto sulla nostra economia globale è sempre più evidente. Contiamo il costo in vite umane e in perdita economica”, ha affermato Ban. Nel settembre 2011, il segretario generale ha lanciato la Sustainable Energy for All, iniziativa che mira a raggiungere tre obiettivi globali ed interconnessi fra loro entro il 2030: l’accesso universale a servizi energetici moderni, il raddoppio dell’efficienza energetica, e il raddoppio della quota di fonti rinnovabili energia nel mix energetico mondiale. “Ognuno di questi obiettivi serve un fine comune: una crescita a basse emissioni. Un elemento fondamentale per lo sviluppo sostenibile”, ha aggiunto Ban Ki-moon.
Che l’attuale industria energetica abbia bisogno di rinnovamento lo ha sottolineato anche Christina Figueres, direttore esecutivo della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC). Prendendo parte all’International Coal and Climate Summit la Figueres ha spiegato come la sua presenza non rappresentasse né una tacita approvazione dell’uso del carbone, né un invito a porre definitivamente fino allo sfruttamento di questa fonte. “Sono qui per dire che il carbone deve cambiare rapidamente e radicalmente per il bene di tutti. Se continuiamo a soddisfare il fabbisogno energetico come abbiamo fatto in passato, non saremo in grado di raggiungere l’obiettivo concordato a livello internazionale per limitare il riscaldamento a meno di due gradi Celsius”. “Alcune grandi aziende del petrolio e del gas – ha continuato il capo dell’UNFCCC – stanno già investendo nelle energie rinnovabili, ed esorto quelli di voi che non hanno ancora iniziato a farlo ad unirsi a loro. Diversificate il portafoglio al di là del carbone, anche voi potete produrre energia pulita che riduce l’inquinamento, migliora la salute pubblica, aumenta la sicurezza energetica, e crea nuovi posti di lavoro”.