Legambiente: "una pericolosa retromarcia rispetto agli impegni assunti finora". Girotto: "l’Italia chiarisca con urgenza l'indirizzo del Governo"
“Per contenere il surriscaldamento sotto i 2°C ed evitare la catastrofe climatica, l’Unione europea deve impegnarsi a ridurre almeno del 55% le emissioni interne entro il 2030 – dichiara il presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza – e contemporaneamente impegnarsi a raggiungere il 45% di energia rinnovabile e tagliare il consumo di energia del 40% per portare avanti una reale transizione verso un sistema energetico a zero emissioni di carbonio.”
Profondamente deluso anche il WWF che attraverso Jason Anderson, responsabile del clima e dell’energia, denuncia:
“Dopo mesi di attesa, la Commissione ha riconfezionato un rallentamento della riduzione delle emissioni e della diffusione delle energie rinnovabili e lo ha chiamato ‘un pacchetto ambizioso’. Si sta mettendo a rischio la modernizzazione economica dell’Europa”.
Ora in molti chiedono all’Italia, a breve in carica alla presidenza dell’Unione europea, di agire per riportare la leadership politica necessaria per ispirare l’Europa.
“Il Presidente Enrico Letta deve superare le divisioni interne tra i Ministeri dello Sviluppo e quello dell’Ambiente e chiarire con urgenza l’indirizzo del Governo su questo argomento, esprimendo una posizione in ambito europeo che non favorisca i soliti noti ma una Svolta verso la transizione energetica, anche in vista della presidenza italiana nel semestre europeo”, commenta il senatore Girotto. “Diversamente, anche all’indirizzo della Commissione europea appena indicato da Barroso, il Governo Italiano deve spingere, schierarsi in maniera chiara al fine di cogliere i benefici che la sfida del cambiamento climatico e la transizione energetica ci pone”.