Il presidente USA ha invitato gli elettori a far sentire la propria voce scrivendo ai rappresentanti al Congresso e chiedendo di mettere un punto ai sussidi alle compagnie petrolifere
“Dovremmo investire nella tecnologia dei trasporti che ci impedisce di avere a che fare con il continuo aumento dei prezzi della benzina”, ha continuato Obama respingendo le accuse di quanti, Repubblicani in testa, criticano oggi i risultati della politica energetica intrapresa. Una politica che mostra ora i primi frutti, messi neri su bianco nella relazione presentata oggi da Washington. Sotto l’amministrazione Obama, la produzione nazionale di petrolio è aumentata, quadruplicando addirittura il numero piattaforme petrolifere ora in funzione. Ma per il numero uno degli Statesi il problema energetico non può essere risolto solamente con la perforazione di nuovi pozzi. “Sia io che voi sappiamo che con solo il due per cento delle riserve mondiali di petrolio, non possiamo raggiungere il nostro obiettivo, non quando si consuma il 20 per cento del greggio globale. Abbiamo bisogno di una strategia che si basi meno sul petrolio straniero e più sull’energia made di USA: solare, eolico, gas naturale, biocarburanti”.
Il presidente ha chiesto ai cittadini di “scrivere una mail, chiamare o inviare un tweet” ai propri rappresentanti per dir loro di smettere di battersi per le compagnie petrolifere. “Stiamo distribuendo questo tipo di omaggi da parte dei contribuenti da quasi un secolo”, ha spiegato Obama. “E al di fuori del Congresso, qualcuno pensa veramente che sia ancora una buona idea?”