(Rinnovabili.it) – La produzione di energia elettrica da fonte nucleare è scesa del 5% dal 2006 al 2011 e rischia di diminuire ulteriormente mentre nuove centrali che sfruttano fonti energetiche diverse dall’atomo verranno costruite.
A causa del disastro nucleare di Fukushima del 2011 sono stati momentaneamente disattivati 13 reattori in Giappone, Germania e Regno Unito mentre 7 nuovi reattori, tre dei quali in Cina, sono stati collegati alla rete con la conseguenza che la produttività mondiale è scesa del 2% poi compensati grazie alla messa in funzione di nuovi impianti nucleari in Corea del Sud e Canada nel corso del 2012 compensati dallo stop ad alcune centrali britanniche.
Al mondo la maggiore capacità istallata è localizzata negli Stati Uniti, dove i 104 reattori attivi producono il 19% dell’energia elettrica del paese. Al secondo posto la Francia, dove i 58 reattori coprono i tre quarti della domanda del paese.
Cina, Russia, Corea del Sud e India invece contano 48 dei 64 reattori nucleari che l’Agenzia internazionale per l’energia atomica elenca in fase di costruzione in tutto il mondo. Questi 64 reattori andranno ad aggiungere fino a circa 62.000 megawatt di nuova capacità potenziale. In contrasto con il declino dell’energia nucleare, la produzione di elettricità dal vento e il sole è cresciuta del 27 e del 62 per cento, rispettivamente, ogni anno dal 2006.