Il Giappone ha approvato il piano energetico che rimette al centro il nucleare, fonte abbandonata dopo il disastro della centrale di Fukushima del 2011
E’ di oggi infatti la notizia secondo la quale la nuova politica energetica giapponese descrive il nucleare come una fonte fondamentale per la produzione energetica del paese. Ma cosa si farà in più per garantire la sicurezza della popolazione? Per il momento il Governo pensa di ridurre il numero del personale che lavora all’interno delle centrali per limitare i danni alle persone in caso di nuovi incidenti, una manovra che sembra un po’ debole per un paese che vorrebbe ottenere la maggior parte della sua energia dall’atomo.
Mentre ancora non è chiaro se le fuoriuscite di acqua radioattiva che hanno interessato la scorsa estate il reattore di Fukushima siano state completamente arginate il paese si trova davanti ad una scelta governativa che non smetterà certo di far discutere. Accanto al nucleare il piano energetico giapponese afferma di voler puntare anche sull’aumento della quota di energia prodotta da fonti rinnovabili, facendo affidamento soprattutto su solare, eolico ed idroelettrico.
“Il nostro obiettivo è di optare per un sistema di approvvigionamento energetico che sia realistico, pragmatico ed equilibrato” ha dichiarato Toshimitsu Motegi, ministro del commercio e dell’industria del Giappone.