(Rinnovabili.it) – Pochi aiuti alle rinnovabili e sostegni ingenti per la centrale nucleare britannica di Hinkley Point. Greenpeace non ci sta e dopo le ultime dichiarazioni del governo Uk invita il commissario europeo Joaquín Almunia a rivedere le carte che vorrebbero la realizzazione della nuova centrale a Hinkley Point, guidata dalla società francese EDF, composta da due reattori ed evitare così l’impiego di fondi pubblici per la realizzazione di un impianto pericoloso. Sarebbe più utile, afferma Greenpeace, investire quel denaro per il potenziamento dello sfruttamento delle fonti alternative di energia, più sicure e meno inquinanti.
“Se questo accordo venisse approvato la Commissione europea uscente a Bruxelles consentirà la rapina del secolo. I contribuenti pagheranno una delle centrali più costose del mondo, e anche le conseguenze se le cose dovessero andare male, mentre EDF prenderà i sussidi“, ha dichiarato Andrea Carta, consulente per Greenpeace nell’Unione europea.
Con questo l’Associazione ambientalista ha anche voluto ricordare che Almunia ha ridotto gli aiuti alle rinnovabili proprio quando manca poco al cambio della Commissione suscitando così il malcontento dei contribuenti, che potrebbero ritrovarsi a dover contribuire alla crescita dell’atomo sul territorio dei 28. “I commissari si troveranno a votare la prossima settimana e dovrebbero pensare seriamente alla minaccia che incombe sulle generazioni di europei e concentrarsi per fermare questa follia”, ha detto Rachel Pila, responsabile della campagna anti-nucleare di Greenpeace Spagna.
Il documento preparato e sottoposto all’attenzione di Joaquin Almunia con il sostegno del presidente della Commissione, José Manuel Barroso, raccomanda che il progetto presentato dal governo del Regno Unito venga adottato senza modifiche .