(Rinnovabili.it) – Crepe nel reattore di Tihange, la centrale nucleare nel sud del Belgio gestita da Electrabel, filiale di GDF Suez. L’autorità nazionale di regolamentazione del settore (FANC) ha reso noto la notizia spiegando come durante un’ispezione condotta dai tecnici della Electrabel siano stati messi in luce alcuni difetti nella copertura del serbatoio. Secondo il portavoce della società energetica, la struttura mostra dei segni, seppur meno evidenti, simili a quelli già riscontrati a Doel 3, impianto a nord di Anversa oggi chiuso per manutenzione.
La scoperta blocca naturalmente la riattivazione del reattore – attualmente non in funzione – e l’Electrabel fa sapere che ci vorranno diverse settimane prima di ottenere risposte definitive sulla natura dei danni. Nonostante lo stop forzato per due dei sette reattori del Belgio il governo ha assicurato con non vi sarà nessun pericolo per la fornitura elettrica nazionale. “Abbiamo realizzato diverse simulazioni quando eravamo a conoscenza di problemi di Doel 3 e dei possibili guasti del Tihange 2 (…) e queste hanno dimostrato che non c’è nessun problema di approvvigionamento”, ha commentato il portavoce del Segretario di Stato per l’Energia, Melchior Wathelet.