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New Energy Outlook 2024 di BNEF mostra le 9 tecnologie del net zero

New Energy Outlook 2024
Foto di American Public Power Association su Unsplash

On line il New Energy Outlook 2024 di BNEF

Di tempo ne è rimasto poco, ma il mondo può ancora mettere in campo un impegno sostanziale per mantenere il riscaldamento globale ben al di sotto dei due gradi Celsius. Il percorso è analizzato e stimato dal New Energy Outlook 2024, il rapporto annuale con cui BloombergNEF (BNEF) presenta gli scenari energetici e climatici a lungo termine su scala globale. Il documento riporta due scenari: lo Scenario di Transizione Economica (ETS), in cui le tecnologie energetiche pulite vengono implementate solo dove economicamente competitive in termini di costi o sono adottate per scelta dei consumatori, senza ulteriore sostegno politico; lo Scenario Net Zero (NZS) che traccia, invece, il percorso a livello nazionale e globale per raggiungere lo zero emissioni nette di CO2 entro il 2050, raggiungendo gli obiettivi dell’Accordo di Parigi.

Nel complesso il report porta una ventata di ottimismo, pur rimanendo ancorato alla realtà. “La strada per rimanere ben al di sotto dei due gradi si sta restringendo”, ha affermato David Hostert, responsabile dell’economia e della modellistica presso BNEF e autore principale del New Energy Outlook 2024. “Nei 18 mesi trascorsi dall’ultimo aggiornamento dei nostri scenari globali, la transizione energetica ha certamente accelerato, ma non abbastanza. Questo rapporto dovrebbe servire da campanello d’allarme: abbiamo bisogno di un rapido calo delle emissioni a partire da adesso – non tra cinque anni – se vogliamo che l’azzeramento delle emissioni nette entro la metà del secolo rimanga una possibilità”.

La ricetta per uno scenario a zero emissioni nette al 2050

Secondo lo scenario Net Zero nove tecnologie saranno in grado di sostenere la transizione verso un’economia a zero emissioni . Nel dettaglio l’NZS di BloombergNEF prevede che:

  1. La flotta di veicoli elettrici cresca fino a 1,5 miliardi di veicoli e nessun nuovo veicolo con motore a combustione interna sia venduto dopo il 2034.
  2. La capacità eolica e solare raggiunga i 31 TW.La capacità totale delle energie rinnovabili dovrebbe triplicare da oggi al 2030, per poi triplicare nuovamente dal 2030 al 2050.
  3. La capacità d’accumulo a batteria tocchi i 4TW, vale a dire oltre 50 volte i livelli del 2023.
  4. La capacità nucleare triplichi arrivando a 1 TW.
  5. La capacità di cattura del carbonio cresca fino a 8GtCO2 sequestrate all’anno, rispetto ai livelli minimi attuali.
  6. L’impiego di idrogeno pulito arrivi a 390 milioni di tonnellate all’anno, quattro volte l’attuale domanda di idrogeno basata sui combustibili fossili.
  7. Il consumo di carburante sostenibile per l’aviazione raggiunga gli 88 miliardi di galloni all’anno, rispetto ai livelli minimi attuali.
  8. La rete elettrica mondiale raddoppi la sua lunghezza rispetto a oggi
  9. Le pompe di calore raggiungano complessivamente oltre 500 milioni di unità installate, un aumento di quasi 10 volte rispetto a oggi.

Tra tecnologie mature e non

Dei nove pilastri, solo quattro sono tecnologie mature e commercialmente scalabili con modelli di business comprovati. Parliamo dei veicoli elettrici, dell’energia rinnovabile, dei sistemi di stoccaggio e ovviamente delle reti elettriche. Questi elementi richiedono ancora un’accelerazione significativa per mettersi sulla buona strada per le zero emissioni, ma il rischio tecnologico è minimo o nullo, gli incentivi basati sul prezzo pochi e i modelli di finanziamento esisteono già su larga scala. Al contrario, spiega BNEF, “il nucleare, la CCS, l’idrogeno, i carburanti sostenibili per l’aviazione e le pompe di calore non sono attualmente competitivi in termini di costi o in fase di espansione commerciale. Di conseguenza, la loro diffusione nell’ETS ristagna. Ma ciascuna di queste tecnologie deve espandersi rapidamente per raggiungere le traiettorie delineate nella NZS, e ciascuna svolge un ruolo diverso nella transizione”.

In particolare in tema di idrogeno lo Scenario Net Zero prevede che tre settori guideranno la crescita della domanda: produzione di acciaio, aviazione (compreso sia l’uso diretto dell’idrogeno che come idrocracker e materie prime per il carburante sostenibile per l’aviazione) e trasporti marittimi (come metanolo o ammoniaca). Ovviamente l’elettrolisi dovrebbe diventare il metodo principale di produzione dell’idrogeno entro la metà del secolo. “Per produrre 367 milioni di tonnellate di questo idrogeno a basso contenuto di carbonio nel 2050, è necessario mettere in funzione quasi 3.800 GW di capacità d’elettrolisi. Quasi un quarto di tutta la capacità eolica e solare installata e poco più di un quinto della domanda totale di elettricità nel 2050 sarà legata alla necessità di alimentare gli elettrolizzatori”.

Una sintesi del New Energy Outlook 2024 è disponibile qui

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