In corso a Roma il meeting del progetto nato per dare slancio alle piccole e medie imprese europee del settore e riuscire a produrre energia pulita e rinnovabile dai nostri mari
(Rinnovabili.it) – Vento, onde e maree. L’energia di queste tre fonti rinnovabili è al centro del progetto comunitario MARINET, acronimo di Marine Renewables Infrastructure Network, una rete di centri di ricerca e organizzazioni che stanno lavorando assieme per accelerare lo sviluppo di tecnologie di sfruttamento delle energie marine. L’iniziativa, del valore di 11 milioni di euro, è da questa mattina la protagonista indiscussa di un convegno romano che, fino al prossimo giovedì, riunirà allo stesso tavolo tutti partner di Marinet. Per l’Italia partecipano le Università di Firenze e della Tuscia e l’Insean, centro di ricerca navale e marittima del Cnr, che in ambito dell’iniziativa sviluppa tecnologie e competenza per lo studio e la progettazione di sistemi energetici marini.
Il meeting avrà il compito di illustrare i risultati dei tre anni di ricerca e di condivisione delle esperienze; in questo lasso di tempo la rete ha permesso d’evitare errori costosi e inutili duplicazioni da parte dei ricercatori indipendenti che operano in tutta l’UE, risparmiando milioni di euro. “Marinet – spiega il responsabile per l’Insean del progetto, Francesco Salvatore ad Adnkronos – è un programma concreto che dà la possibilità, altrimenti preclusa per gli elevati costi, alle piccole e medie imprese Europee di studiare, validare e realizzare dei sistemi innovativi per l’estrazione dell’energia dal mare. Il progetto infatti permette loro di eseguire studi e sperimentazioni a costo zero presso i migliori impianti sperimentali messi a disposizione dai partner”.
Nel dettaglio l’iniziativa, guidata dal Beaufort Research UCC dell’Irlanda, riunisce 45 strutture provenienti da 29 centri di ricerca di partner in tutta Europa che in questi giorni avranno il compito di confrontarsi su idee e soluzioni, alcune delle quali già realizzate a livello prototipale, oppure in fase di sperimentazione. Una parte del meeting sarà inoltre dedicata al tour agli impianti sperimentali dell’Insean, dove sarà possibile assistere allo svolgimento di esperimenti su modelli in scala di prototipi di generatori di energia. I modelli, di grandi dimensioni, sono provati in enormi bacini (il più grande è lungo quasi 500 m) dove vengono riprodotte le condizioni di funzionamento e ambientali (onde, correnti, vento) in cui dovranno operare nella realtà. “A fronte di una tale importanza strategica – ha aggiunto il Direttore dell’Insean-Cnr, Emilio Campana – non c’è ancora uno standard per estrarre in modo più efficiente energia dal mare. A differenza di altri campi delle energie rinnovabili, come l’eolico dove si sono consolidati precisi sistemi di generazione dell’energia, nel campo dell’estrazione dell’energia dal mare ci sono oggi 100 idee e soluzioni diverse, prototipi con forme e principi di funzionamento i più disparati”.