(Rinnovabili.it) – Catturare l’energia marina è il prossimo obiettivo commerciale del settore delle rinnovabili. Gli impianti in grado di affermarsi in maniera vantaggiosa sul mercato sono tuttavia ancora pochi e se escludiamo esempi come centrale australiana di Perth, quello che ad oggi abbiamo in mano sono per lo più prototipi su piccola scala e dalle efficienza limitate.
A buttarsi nella mischia delle innovazioni da laboratorio ci sono anche i ricercatori del Georgia Institute of Technology. In un nuovo studio, pubblicato su ACS Nano, il gruppo di scienziati guidato da Zhong Lin Wang ha creato un innovativo impianto ibrido in grado di catturare l’energia dalle onde marine a qualsiasi frequenza. La macchina unisce due generatori elettrici completamente differenti sul piano fisico, le cui diverse caratteristiche però permettono di sfruttare una gamma di frequenze molto ampia, che comprende la quasi totalità dello spettro energetico del moto ondoso. Nello specifico il nuovo dispositivo impiega un generatore elettromagnetico (EMG), il tradizionale tradizionalmente il principale approccio ingegneristico all’energia marina e un nano-generatore triboelettrico (TENG).
Il primo, adatto a onde con ampiezze regolari e alta frequenza, sfrutta il principio dell’induzione elettromagnetica per produrre elettricità. Il moto lineare, causato dal carico esterno, è convertito in moto rotatorio che viene impartito al rotore del generatore a magneti permanenti.
Il TENG, invece, funziona meglio nella gamma di bassa frequenza e ad una velocità di rotazione più lenta, e sfrutta il trasferimento di cariche elettriche che si manifesta quando materiali diversi vengono strofinati tra di loro.
“Il TENG ha il vantaggio unico d’avere un’alta tensione di uscita, inoltre la sua energia in uscita è linearmente scalata con la frequenza, il che lo rende ideale per la raccolta delle onde a bassa frequenza”, ha commentato Wang.
Quando combinati, i due tipi di generatori operano con un’ampia gamma di frequenze in due modalità (oscillazione e rotazione), consentendo al dispositivo ibrido di raccogliere praticamente qualsiasi onda, corrente o marea e trasformarla in energia pulita.