(Rinnovabili.it) – L’Unione Europea chiede di puntare sull’innovazione energetica e nel Vecchio Continente si risveglia la voglia di scommettere su una tecnologia verde ancora acerba ma dalle allettanti promesse. Parliamo dello sfruttamento dell’energia marina, ben lungi dalla maturità oramai raggiunta dalla tecnologia solare o eolica, ma in questi ultimi tempi entrata a pieno titolo nelle mire delle compagnie energetiche. All’appello ha risposto anche Enel Green Power che proprio in questi giorni ha dato il via alla seconda fase di test in mare per la R115, il prototipo sviluppato dalla 40South Energy per la produzione di energia elettrica dalle onde marine. Il nuovo generatore, che vanta una capacità nominale di 150 kW, sarà istallato nelle acque di Punta Righini, Arcipelago Toscano; a regime, sarà in grado di produrre o circa 220 MWh l’anno, sufficienti a soddisfare i consumi di oltre 80 famiglie.
La prima fase di test ha confermato le performance attese dalla macchina in ambiente marino e l’estrema facilità di installazione, permettendo peraltro di identificare una serie di affinamenti mirati ad aumentarne la durabilità in mare. L’obiettivo è quello di migliorare ulteriormente l’impianto puntando alla sua diffusione nel Mediterraneo e addirittura in ambiente oceanico, in particolare in Cile e Usa. “Per uscire dalle secche della crisi – ha commentato Ermete Realacci, presidente della VIII Commissione Ambiente della Camera – occorre indicare la direzione in cui andare e puntare sui nostri talenti, sulla qualità, sull’innovazione, sulla green economy e sulla fonte di energia più pulita che c’è: l’intelligenza umana. Serve un’idea di futuro. Una visione. Quella che ha dimostrato di avere, nel settore energetico, l’Enel Green Power”.