La prima piattaforma galleggiante modulare per catturare l’energia delle maree
(Rinnovabili.it) – Vivere 20 anni nel giro di pochi giorni. È quello che è successo ai nuovi rotori delle turbine di Sustainable Marine, creatrice di un’innovativa piattaforma galleggiante per l’energia delle maree. L’azienda scozzese ha messo alla prova la sua tecnologia presso il MaREI Center della National University of Ireland, uno dei più importanti centri europei per l’energia marina. Assieme al partner tecnico SCHOTTEL Hydro, la società ha eseguito “test di durata accelerata”, sottoponendo i suoi rotori a condizioni equivalenti due decenni di funzionamento sul campo. E coprendo una vasta gamma di parametri, tra cui stress, deformazione e vibrazioni.
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Il risultato? Le turbine galleggianti di Sustainable Marine hanno pasato con ottimi voti la prova. “Per superare gli ostacoli, è essenziale mettere alla prova le nostre soluzioni presso strutture d’eccellenza che vadano oltre i limiti della nostra tecnologia”, spiega Ralf Starzmann di Sustainable Marine. “Il test di durata accelerata è un processo essenziale che ci consente di intensificare rapidamente le condizioni normali, per capire meglio come reagiranno le strutture nel tempo. La nostra nuova pala del rotore da 4 m ha dimostrato di essere ultra-resistente, fornendo piena fiducia nel design e nell’integrità strutturale”.
Come funziona PLAT-I?
I risultati raggiunti sono importanti non solo per l’azienda scozzese, ma per l’intero settore. Attualmente i più potenti sistemi di energia delle maree in funzione si basano su grandi e costose pareti sottomarine, con paratoie che si aprono e si chiudono al cambio della marea. L’approccio offerto da Sustainable Marine è completamente diverso e potrebbe facilitare la diffusione dell’energia marina.
Fiore all’occhiello della società, la PLAT-I (Platform for Inshore energy), innovativo sistema galleggiante per sfruttare l’energia mareomotrice, facile da manutenere e accessibile tutto l’anno. La piattaforma è dotata di un design modulare che le consente di essere assemblata con facilità in loco. Il primo impianto di questo tipo sarà installato nella baia di Fundy, in Nuova Scozia. Avrà una potenza di 420 kW e sarà dotato di rotori da 4 m progettati per flettersi e beccheggiare in condizioni di sovraccarico. Questa qualità “passivo-adattiva” aiuta a ridurre i carichi strutturali sulle turbine in modo che possano essere utilizzati componenti più piccoli e più economici.
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inoltre le piattaforme di marea richiedono solo 2 metri d’acqua per il lancio e il traino nella loro posizione di schieramento. E il sistema è ormeggiato con una configurazione a torretta che gli consente di resistere alle intemperie marine e fluviali.